Recensione “Gelo” di Rosangela Mariani

 

Sono Angelo, di nome ma non di fatto. Chi mi conosce bene mi chiama Gelo.

    Durante una vacanza con i miei compagni di sempre – mio cugino Fabrizio e Seth, un amico newyorkese – ho incontrato due gemelle, tanto uguali nell’aspetto quanto diverse nel carattere.

Nell’ambiente banale di un villaggio turistico, quest’incontro, apparentemente superficiale, riporta a galla un rimosso che speravo di aver congelato per sempre; quelle due hanno minato le mie cortine di giaccio, incrinandole.

Di loro vi dirò solo che una è cantante dotata e predatrice, come me. Io e lei ci siamo sfidati, in un gioco di sesso e cinismo, rovente tra le lenzuola e gelido fuori dal letto.

L’altra è un mistero inafferrabile: è semplice e pulita, eppure illeggibile. Senza sforzo alcuno, è diventa il fulcro del gruppo: Seth, con cui condivide la passione per la danza, l’ha considerata da subito una cara amica; Fabrizio ne è rimasto affascinato e ha sviluppato un istinto di protezione nei suoi confronti. E io… io mi sono fatto ammaliare.

Annichilito da sentimenti che non provavo da anni, mi sono ritrovato a rivivere i momenti cruciali della mia vita, quelli che mi hanno portato a diventare freddo e cinico.

La vacanza avrebbe dovuto chiudere una fase delle nostre vite prima di aprirne una nuova. Tutto era già pronto per volare in America; ma il destino era in agguato e ci ha sbattuto in faccia quanto le nostre certezze possano sgretolarsi nel tempo di un respiro.

Io non volevo partire, cazzo.

Invece eccomi qui, ad asciugare l’acqua che sgorga dalla mia anima: il disgelo è iniziato, inesorabile.

La curiosità mi ha spinta a scegliere il libro, il binomio gemelle in una coppia, il triangolo che spinge tutti a tradire e alla scelta definitiva mi intrigava.

Molto prevedibile all’inizio, introspettivo e coinvolgente nel proseguire la lettura.

Un passato che incombe, Angelo, per gli amici Gelo, è il classico ragazzo alla ricerca di avventure, senza nessun coinvolgimento sentimentale, ma si ritroverà a dover far i conti con quel cuore chiuso da parecchio tempo.

“Non sapevo nulla di loro, se non ché una mi aveva stregato l’altra… l’altra non sapevo ancora come, ma in qualche modo mi aveva incuriosito, intrigato.”

Inizia questa specie di menage a trois dove da un lato la passione coinvolge, dall’altro i discorsi e le chiacchiere seduti in un bar ammaliano e incantano.

– Chi potrebbe trovarti se ti chiudi in una conchiglia, Bianca? – Un pescatore di perle? –

Non ci resta che attendere il Disgelo per chiudere il cerchio e scoprire ancora di più Seth, il personaggio che mi ha intrigato maggiormente.

ELEONORA

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Commenti

Una risposta a “Recensione “Gelo” di Rosangela Mariani”

  1. Avatar
    Anonimo

    Grazie mille per aver letto GELO.
    Spero che possa emozionare anche altre lettrici.
    Capisco la tua preferenza per Seth: è un’anima sensibile, un ragazzo speciale.
    In Disgelo avrà più spazio e non solo: avrei intenzione di aggiungere un capitolo bonus alla fine del romanzo, una breve storia che avevo pubblicato per un contest su wattpad tutta dedicata a Seth.

    Grazie ancora e a presto.

    Rosangela @mammaesme

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