Recensione “Fourth wing” di Rebecca Yarros

 

 

 

Violet Sorrengail già si immaginava a passare i prossimi anni circondata dai suoi amati libri e immersa nel silenzio della biblioteca. Nulla di più lontano da ciò che le sta per accadere.

Quella generalessa di sua madre le ha ordinato di unirsi alle centinaia di candidati disposti a qualunque sacrificio pur di diventare parte dell’élite di Navarra: i cavalieri di draghi. Ma Violet ha solo vent’anni e un corpo ancora poco allenato alla battaglia: la morte per lei potrebbe arrivare in un lampo. I draghi, infatti, non si legano agli umani «fragili», ma li inceneriscono. E la maggior parte degli studenti non si farebbe scrupoli nell’eliminare Violet pur di migliorare le proprie possibilità di successo. Senza contare che tutti gli altri la farebbero fuori volentieri pur di punire la temibile e potente madre, compreso Xaden Riorson, il cavaliere più forte e spietato del Quadrante.

E così Violet ogni sera va a dormire con la sfida di riuscire a vedere l’alba del giorno dopo…

Ora comprendo perfettamente tutto l’entusiasmo che è girato nei mesi passati intorno a questo romanzo; non vi ho ceduto subito per mancanza di tempo ed ho preferito che l’hype si smorzasse per potermelo godere senza influenze esterne, ma devo confessare di non essermi riuscita a staccare dalle pagine…

Un po’ di trama

All’ Accademia militare di Basgiath puoi diplomarti o morire. Quando Violet Sorrengail si trova a dover entrare nel quadrante dei cavalieri, tutto gioca a suo sfavore: è minuta, di salute cagionevole e l’essere la figlia del generale Lilith Sorrengail non le è di certo utile per mettersi in buona luce, soprattutto con i figli dei ribelli che sono rimasti orfani a causa sua. La competitività è alle stelle e le persone che vogliono toglierla di mezzo per svariate motivazioni non sono poche.
Ma la sua formazione come scriba e la sua intelligenza saranno pur servite a qualcosa! E così questo scricciolo di ragazza, forte della sua determinazione e arguzia, troverà il modo per sopravvivere in un ambiente militaresco.
Le sfide che vanno a decimare le fila non intaccheranno la sua essenza e la sua generosità, troverà valide alleanze ritrovando anche Dain, suo amico d’infanzia, che sempre ha suscitato in lei attrazione.
Messa in guardia da tutti contro Xaden Riorson, figlio di uno dei dissidenti che ritrova essere suo capo ala, Violet scoprirà che questo ragazzo bellissimo e magnetico potrà essere una risorsa per fare emergere le sue potenzialità .

E poi…ci sono quelle macchine volanti da guerra: i draghi! Esseri magnifici e superiori che si legano ad un cavaliere per poter essere un’arma di proporzioni notevoli. Tairn e Andarna saranno dei compagni validi e fidati che aiuteranno Violet a diventare un cavaliere fra i più potenti.


È decisamente un romanzo che ha tutte le carte in regola, il World Building promette bene, anche se abbiamo potuto vedere non molto oltre all’Accademia e qualche scena in “esterna” ma sono i personaggi il punto di forza: accattivanti, belli, sensuali, rendono la trama adrenalinica al punto giusto senza generare ansia.

Sei mia, Violet”

Solo se anche tu sei mio”

Sono tuo da più tempo di quanto tu possa immaginare”


Xaden è l’uomo dei sogni di ogni ragazza: bello, forte, carismatico, ironico, i suoi modi galanti e protettivi non mirano a limitare la crescita personale di Violet.
È il classico hate to love che si sprigiona quando Xaden e Violet si rendono conto che le colpe dei loro genitori non possono cadere sulle teste dei figli e che, probabilmente, i loro draghi ci hanno visto molto più lontano di loro.
Tutta la loro squadra è interessante, ognuno con le sue caratteristiche, le proprie potenzialità, chi più amichevole chi meno, chi smorza l’ansia con l’allegria; Liam è stato indubbiamente colui che ho preferito oltre ai due protagonisti principali: fedele, leale, piacevole.
Pov singolo di Violet (tranne un capitolo a fine romanzo) e, sorprendentemente, anche questo personaggio femminile non mi ha deluso; vista la tendenza dell’ ultimo periodo di creare protagoniste odiose, mi aspetto sempre un calo di gradimento per qualche uscita infelice.
E invece ci troviamo al fianco della protagonista a cercare le forze fisiche e motivazionali per proseguire col suo addestramento, palpitiamo con lei davanti agli occhi di Xaden, accusiamo ogni singola lussazione e taglio, ma rialzandoci ogni volta senza lasciare che nessuno ci dica che non possiamo farcela.


Una terzogenita che reclama in ogni modo l’amore e le attenzioni della genitrice, costantemente messa a paragone con gli eroici fratelli, subendo anche un percorso accademico inatteso ma, forse, la generalmama ci aveva visto lungo.


Ho amato la caparbietà di questa ragazza, la logica dei draghi, l’attrazione palpabile che scorre fra i protagonisti. Trama scorrevolissima, da non riuscire a staccare gli occhi dalle pagine. Schemi che si delineano, rancori che si accantonano per un bene superiore ed altri che continuano a covare sotto la cenere .

È uno di quei romanzi che ti fa spostare gli impegni presi, che ti fa dimenticare di avere un abbonamento ad una piattaforma di streaming, che ti fa ordinare una pizza per cena:tutto pur di non interrompere la lettura. Un romanzo così amato dal pubblico da convincere Amazon a produrne una serie tv; già gli appassionati di grafica e di AI ci hanno deliziato con le loro fan art, sono curiosa di sapere quali attori saranno scelti per impersonare i nostri eroi.


Coinvolgente, divertente, tanta azione, un po’ di spicy e molto heartbeat; un primo episodio che finisce col “botto”. La serie sarà composta da cinque volumi, il secondo è in uscita sul nostro mercato a fine Gennaio ’24.

Inequivocabilmente mi è piaciuto, oltre ogni aspettativa, sperando che i prossimi volumi si mantengano all’altezza di questo.

Anna

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