Recensione “Filo spinato” di Daniela Carboni

 

 

 

La vita di Tristan, scrittore affermato, dopo la morte della moglie subisce un arresto. La sua vena artistica sembra ormai esaurita e passa molto più tempo con un bicchiere di whisky in mano che non chino sulla sua antiquata macchina da scrivere.

Cristina, giovane istitutrice di sua figlia, è colei che dopo tanti anni riesce a dare di nuovo vita a quei vecchi tasti ormai impolverati e che riesce a risvegliare quelle emozioni che il suo datore di lavoro credeva ormai sepolte e dimenticate.

Ho bisogno di te…” Queste sono le subdole parole con cui Tristan riesce a tenerla legata a sé. Come una falena attratta dalla luce, Cristina non riesce non rispondere a quell’irresistibile richiamo né al primitivo impulso di salvarlo da sé stesso, a costo di andare contro ogni regola morale e di mettere in gioco i propri sentimenti.

Riuscirà Cristina a salvare Tristan dall’autodistruzione oppure verrà anch’essa risucchiata nel suo inferno personale?

Tristan è un noto scrittore che dopo la morte della moglie è entrato nel tunnel dell’alcol e dell’autocommiserazione e nemmeno l’amore per Ella, la sua bambina, riesce a smuoverlo. Sarà la dolcezza di Cristina, assunta per badare la figlia, a far tornare al protagonista la voglia di vivere e anche di scrivere.

La strada però è tutta in salita e spesso un cuore triste e chiuso, già incamminato verso il baratro, fatica a venirne fuori e il rischio è quello di trascinare con sé nel buio anche la giovane istitutrice.

Ho amato molto questo romanzo che ho divorato in una fredda domenica pomeriggio perché adoro gli uomini fragili e problematici ma che accanto hanno una donna tenace. All’inizio Cristina è invece remissiva, dopotutto anche lei ha i suoi problemi, e ben conosce gli effetti devastanti della dipendenza da alcolici, ma poi trova dentro di sé la forza per combattere il filo spinato intorno al cuore dell’uomo che ama; ma solo se si vuole davvero cambiare si riesce a farlo e lo scrittore sembra davvero intenzionato a percorrere la vecchia strada.

Bella la storia, interessanti i personaggi, perfettamente delineati anche quelli di contorno, bella la scrittura molto elegante e delicata, sempre precisa e fluida.

Consigliato!!!

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