Recensione “Fango e Pizzo” di Jay Northcote

Quando Wicksy si innamora di Charlie, una drag queen, entrambi scoprono che sia l’orientamento che il genere possono essere fluidi.

Simon Wicks, Wicksy per i suoi compagni della squadra di rugby, finora si è interessato esclusivamente alle donne. Ma quando posa lo sguardo su Lady Gogo, una drag queen che si esibisce al Rainbow Place, non riesce più a smettere di pensare a lei. Sa che dietro le calze a rete e al trucco c’è un maschio, ma è pronto a esplorare le proprie fantasie, e Lady Gogo è disposta a farle avverare.

Charlie adora esibirsi come drag. La cosa gli permette di indulgere al suo amore per il cross-dressing e di guadagnare allo stesso tempo un po’ di soldi extra. Fare cose in segreto con un tizio etero sembra una divertente distrazione, e gli dà la possibilità di esplorare il proprio lato femminile. Si sente al sicuro indossando la maschera del proprio alter ego perché dietro a quella il vero Charlie è invisibile.

Quando Wicksy inizia a vedere il ragazzo dietro al trucco e al glitter, la sua attrazione per Charlie rimane, e si rende conto di essere bisessuale. Dal canto suo, Charlie inizia a comprendere e accettare la propria fluidità di genere. Man mano che il loro comune viaggio alla scoperta di se stessi li rende ancora più vicini, i segreti si fanno sempre più duri da gestire. Se vogliono avere un futuro insieme, devono entrambi trovare il coraggio di mostrare agli altri chi sono realmente.

Sebbene questo libro faccia parte di una serie, può essere letto come autoconclusivo.

 

Jay Northcote è una certezza. Può scrivere quanto di più erotico ci sia, ma la sua dolcezza e delicatezza emergono dalle parole e dai personaggi, senza sforzo alcuno. Ed è proprio questo che apprezzo così tanto del bravissimo autore.

“Fango e Pizzo”, Wicksy e Charlie. Il primo è un giocatore di rugby convinto della sua eterosessualità finché non incontra Charlie, mentre è travestito da Lady Gogo, la drag queen assunta dal Rainbow Place. Tra di loro inizia qualcosa che nessuno dei due ha modo di definire…

 

Il percorso di Wicky è intenso ma ho parteggiato molto di più con quello di Charlie.

 

Quindi era maschio o femmina, o entrambi? O nessuna delle due cose?

 

Questa frase mi ha scavato un buco nello stomaco, il pensiero di non sapere chi è, non capire cosa è più giusto per se stesso… mi ha fatta commuovere e amare ancora di più il personaggio di Charlie, un ragazzo delicato, che deve capire se essere più femminile o più maschile. Cosa sarà più giusto per lui? Quali saranno le scelte che lo porteranno a prendere la decisione finale? Ma soprattutto, per chi lo farà? Per se stesso, per il suo migliore amico o per Wicksy?

 

Mi è piaciuta la storia tra i due e come ognuno dei personaggi sia cresciuto durante tutto il romanzo. E adoro ritrovare i vecchi protagonisti, saperli lì in giro mi fa stare bene.

 

Mi mancherà tantissimo il Rainbow Place.

 

Come sempre, la scrittura è scorrevole, la caratterizzazione dei personaggi rende tutto migliore. Jay Northcote ha la capacità di rendere veritiero e reale ogni personaggio che crea.

 

firma Claudia

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