Recensione “Famiglia paradiso” di Francesca Scanacapra

 

1944. Graziella ha sette anni e vive a Pieve Santa Chiara, piccolo paese del Nord Italia. La sua famiglia, come tutte le altre, è messa alla prova dagli orrori e dalle privazioni di una guerra che sembra non finire mai. La piccola viene spedita in convento perché sia protetta da quelle atrocità, ma la vita con le suore non è serena né divertente, e la nostalgia del paese e della famiglia è forte. Una volta tornata a casa, Graziella comincia ad andare a scuola, dove presto si ribella ai metodi sadici del maestro Virgola, che non risparmia ai ragazzi severe pene corporali e umiliazioni di ogni tipo. Nelle condizioni più ostili, nei tempi più difficili, Graziella cresce, diventa una giovane donna. Grazie a Rita, una compagna segnata in modo pesante dalle sofferenze del conflitto, scopre l’amicizia. E poi l’incontro con Gianfrancesco Marchesini, un ragazzo di una famiglia aristocratica un tempo benestante e ora ridotta in condizioni umili, cambia completamente la sua vita. Nonostante le loro origini siano profondamente diverse, i due diventano inseparabili, e forse il legame che li unisce può andare oltre l’amicizia… Sulle macerie di un Paese che lotta per rialzarsi, stretto nella morsa di una rigida morale cattolica e patriarcale, Graziella e Gianfrancesco dovranno trovare il coraggio e la forza di dare un significato alla parola futuro. Una parola scomparsa da troppo tempo dal loro dizionario emotivo. Un romanzo familiare ispirato a vicende realmente accadute.

 

La storia di Graziella dall’infanzia all’età adulta, lo scorcio di una famiglia in tempi di guerra, scelte, decisioni, sentimenti, riscatti in un Paese devastato dalla guerra con la sola forza di riaffermarsi nel mondo.

Un libro appassionante, ottima ambientazione e ottime conoscenze e studi storici, protagonisti ad hoc calati nella parte in modo sublime, scenografie e descrizioni ambientali da urlo.

La parola futuro dove tutto è grigio, scuro e senza una prospettiva, ha un ruolo secondario nella vita quotidiana, si vive giornalmente, si muore ogni minuto e Graziella lo sentirà sulla sua pella cosa vuol dire sopravvivere.

Un racconto che colpisce dritto al cuore, una protagonista che con le sue vicende e la sua forza di volontà cattura a ogni sua scelta.

Ho amato questo libro e la scrittura dell’autrice lo rende ancora più magico.

 

 

firma Claudia

Loading

La nostra votazione

Pubblicato

in

,

da

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *