Recensione “Faked” di Manuela Ricci

 

Sono lo Strikers dei Predators, la punta di diamante della squadra che sarà il mio biglietto di sola andata per la NHL.

Tutto procedeva alla perfezione, finché non è arrivata lei a mettere in discussione ogni cosa, Addison Jansen, la figlia del nuovo compagno di mia madre, la mia futura sorellastra.

Ci siamo odiati dal primo momento, anche se, quello dopo, ci stavamo strappando i vestiti di dosso; ma il problema non è questo, è che mio fratello Gideon, la promessa del football della NCAA, si è innamorato di lei.

Non riesco a smettere di pensare ad Addison, ma me la devo togliere dalla testa.

Non posso tradire la fiducia di mio fratello, ma allo stesso tempo, non voglio perderla…

 

Ha ispirazione, immaginazione e mette cuore in ogni sua storia, Manuela Ricci ci regala, con cadenza regolare, storie avvincenti che spaziano dallo young-adult allo sport-romance.

Usa frasi a effetto che rendono ogni suo libro magico.

“Siamo come due anime che sono collise tra loro, generando quel caos inaspettato dove ogni cosa sembra poter essere possibile.”

Puoi anche odiare i protagonisti ma insieme, nell’epilogo mai scontato, non fai altro che amarli.

È una di quelle autrici che scrive e scrive e fin quando ha l’ispirazione ben venga, non ha libri ripetitivi, magari le sue storie non hanno chissà quanta originalità ma entri nel suo vortice e non riesci a staccare.

“Amarti, in questo momento, non è un’opzione, ma una condanna per entrambi.”

Amanti e nemici, unici e incancellabili.

 

 

 

firma Claudia

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