Recensione “Duologia Zwillinge: Simbiosi e Complici” Di Elle Razzamaglia

 

 

 

 

 

 

Tre sorelle:
Stefania, la superba, capricciosa e vuota, che è sempre stata la cocca di mamma e alla quale non è mai stato negato nulla. La fortuna continua a essere dalla sua parte, persino quando incontra e sposa Giacomo, un uomo con una posizione invidiabile e che la ama perdutamente.
Ilenia, l’acquiescente, dolce e rassegnata, che riesce a vedere del buono in chiunque e che è abituata ad accontentarsi, senza chiedere mai nulla. Con lei la vita non è stata magnanima e infatti Maurizio, subito dopo il matrimonio, incomincia a tradirla.
Genesia, la caparbia, che si ritrova a dover badare alle sorelle, essendo la più grande, per la morte improvvisa dei loro genitori e che si ritrova sola, non appena le sue sorelle, una dopo l’altra, si trasferiscono in Germania. È l’unica a non aver trovato l’amore o forse, più semplicemente, non lo ha mai cercato.
Almeno fino al giorno in cui, costretta a raggiungere le sorelle, non incontra gli ‘Zwillinge’ Fischer.
Flavio e Fulvio sono due gocce d’acqua all’apparenza, ma l’uno l’opposto dell’altro nella sostanza.
Chi avrà la meglio con la cocciuta Genesia?
Flavio, Fulvio o la loro madre Rita, che prova un rancore smisurato e ingiustificato per Genesia?

Stabilire sin da subito un rapporto significativo tra fratelli, è un compito che spetta fondamentalmente ai genitori. Sono loro che ne evidenziano le differenze, le competitività o le gelosie. E ciò riguarda sia i nati a distanza di tempo, sia i fratelli gemelli.
La madre di Genesia, Ilenia e Stefania non ha mai nascosto la sua preferenza per la più piccola di loro e le altre figlie hanno dovuto adeguarsi e accettare, che fosse sempre lei al centro del suo interesse.
Ma Stefania si è poi resa conto che, nella vita reale, bisogna conquistarsi l’affetto e il rispetto delle persone?
Il legame che unisce due gemelli, nasce dal vincolo speciale che li lega e hanno una forte complicità, che li unisce. Ma, generalmente, hanno caratteri, temperamenti e personalità del tutto diversi. Si spalleggiano molto, si dividono i compiti, ma se quello con il carattere più debole vuole qualcosa, è sicuramente l’altro che lo chiede. Riescono a mantenere un certo equilibrio però, soltanto finché non vengono divisi o uno dei due non rivolge le sue attenzioni a qualcun altro.
Flavio e Fulvio sono praticamente identici fisicamente, ma chi ha il carattere dominante?
Rita, la madre ‘amorevole’, quali colpe ha, per il modo di agire degli Zwillinge Fischer?
Può l’amore sconvolgere la stabilità di tre sorelle o di due gemelli?
Ma chi è realmente innamorato di Genesia, il cortese Flavio o il presuntuoso Fulvio?
Genesia conosce davvero la persona di cui si è invaghita?
Disprezzare una persona è facile.
Cercare di comprenderla, è più difficile…

Seduta allo scrittoio della piccola stanzetta, chiudo il primo libro della duologia e rimango immobile a fissare il nulla. Un nulla apparente perchè dentro ho così tante emozioni indefinite da sentirmi persa . Non ho un solo sentimento emergente.

Ecco non so se ho reso l’idea. Mi pare di vedere intorno a me racchiuse in quattro pareti bianche le emozioni volteggiare. E tu seduta con il viso rivolto al soffitto. Osservi le emozioni più leggiadre e delicate che volteggiano su ali di farfalla dai colori sfavillanti  e così armoniosi, altre emozioni più forti e coraggiose che volano su un unicorno alato e infine quelle più toste, tristi che sprofondano negli abissi della terra come una trivella. Ti senti come una bimba con un retino a catturare quelle creature dalle ali scintillanti e colorate. Li racchiudi in uno scrigno ma vorresti tirarle lentamente da lì, uno alla volta, piano per misurarne il peso, per descrivere il colore, per studiarle.

E’ facile essere il giudice delle emozioni? E’ forse semplice descrivere quel caos?

Questo libro mi ha fatto pensare proprio a queste immagini, io lì seduta a scartare i sentimenti più pesanti, più dolorosi, e a decifrare i sentimenti ambigui, a sognare per la nascita di un amore.

Genesia e Flavio, Fulvio, Rita, Ilenia, Stefania e ancora altri. Tutti personaggi diversi tra loro che fanno parte della vita di Genesia, che l’hanno marchiata, cresciuta, sostenuta, sfruttata, odiata e amata.

Ma chi si cela dietro quel sentimento così forte come l’amore? Chi si nasconde dietro al sentimento dell’odio?

Qual è il vero motore della sua vita?

Genesia è solo una tela di un pittore che scatena i suoi colori, Genesia è solo una terra arida da bonificare, una pianta da curare.

La stesa tela, la stessa terra e la stessa pianta che necessita di amore. Ma la paura di un nuovo sentimento, la paura di non essere il suo tipo frena. Frena quel motore che vorrebbe solo andare avanti, ma che lei ha deciso di fermare . Non è stato facile l’approccio a questo primo libro, varie questioni irrisolte, vari sentimenti messi a dura prova, troppe bugie, troppi segreti.

E’ un libro preparatorio al secondo volume.

Infatti magicamente molti enigmi si risolvono nel secondo volume, tutti i pezzi entrano perfettamente ad incastro alla fine del romanzo.

Ho il dovere di scrivere una recensione su questa duologia. Voi penserete perchè dovere? si è proprio così…dovere per trascrivere nero su bianco le emozioni provate.

Al termine della lettura di entrambi i libri mi sono presa dei giorni di riflessione prima di scrivere questa recensione. Di solito basta scrivere le sensazioni provate… che ci vuole? Ma se provi così tante emozioni tutte così differenti tra loro come fai a descrivere questi sentimenti? Ecco mi sono sentita così combattuta… un libro che ti fa provare qualsiasi emozione.

Genesia non è la classica eroina dei romanzi… non sarà Giulietta che si strugge per il primo amore o la ormai famosissima Anastasia Steele che si lascia andare al suo Christian. Qui vediamo una donna sui trent’anni, una normalissima ragazza che va via dal paesello in cerca di una tangibile identità… Stanca, delusa per una vita che non doveva andare così. Parte per ritrovare la sorella amata Ilenia. Senti addosso quella sensazione di inadeguatezza alle novità, senti che è spaesata, non conosce la lingua, non ha un lavoro, vuole la sua indipendenza, vuole una sua casa e parte alla ricerca di tutto ciò.

Creerà nuove amicizie e scatenerà vecchi e nuovi rancori inaspettati e poi boom… si innamora non consapevole, ma sentirà quel sentimento nascere lentamente. Un sentimento nuovo fa sempre paura. Perchè paura? perchè lei non ha mai amato, non prova quello sfarfallio nello stomaco sente solo il bisogno di avere un semplice abbraccio o cercare quel contattto intimo con le dita, quel sentirsi protetta.

Ma gli eventi imprevedibili si ripercuotono tutti contro di lei, niente è lasciato al caso, gli eventi precipitano e si ritrova ancora una volta travolta dalle situazioni. Dove non è lei a decidere, dove lei non può scegliere.

Quella protezione viene a mancare e non vuole stavolta soccombere al destino, a quel crudele destino. Vuole farcela da sola ed esce finalmentre la Genesia combattente quella che vuole riscattarsi.

Ammetto che alcune scelte sono abbastanza criticabili, ma lei è così, per una volta, una sola volta vuole ribellarsi a modo suo. Quella ricerca di se stessa, quella ricerca di casa, di lui. Ma non ha più le sue certezze.

Ho odiato Genesia, ho Odiato Fulvio e Flavio per come si sono comportati, per aver taciuto dove potevano parlare, per aver subito quando potevano reagire. Ma li ho amati così tanto che poi ti ritrovi ad affiancarli nelle scelte finali.

Li ami in quel modo così particolare di amare, di esserci. Sono personaggi abbastanza reali veri, da cui ti viene difficile estraniarti. E anche se vorresti buttare dalla finestra Genesia la ammiri lo stesso perchè ha solo seguito l’istinto del momento.

L’unica pecca è non aver letto il punto di vista del personaggio maschile, immagino che ELLE lo abbia volutamente negato vista la non loquacità dello stesso nel racconto.

Lo consiglio? Non saprei che dire. Se volete provare tutti i tipi di sentimenti di una duologia che ti trascina in quel tornado di emozioni lo consiglia vivamente .

Se volete vedere quella confusione di sentimento dentro al cuore lo consiglio.

Brava ELLE, perfetti dialoghi, ottime descrizioni ambientali, ottimi profili dei personaggi mai banali. Brava.

 

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