Recensione “Due solstizi a Mount Varana” di Marina Cappelli

 

Shadia apparentemente potrebbe sembrare una ragazza normale, in realtà è un ibrido, una manipolazione genetica, che fin dall’infanzia ha cercato di celare la sua anormalità agli esseri normali, che vivono in un mondo normale.

Tutto questo per una ventina d’anni, poi tutto è cambiato…

L’uomo che l’ha vista crescere, colui che lei considera come un mentore, un padre putativo, che l’ha aiutata ad accettare le sue diversità, all’improvviso le affida un compito: cercare un altro come lei che misteriosamente è scomparso e rivelandole di non essere l’unica ad essere geneticamente diversa.

Shadia inizia questa sua “missione” dalle apparenze semplici, ma ben presto resterà coinvolta in un paradosso temporale del quale prenderà coscienza imbattendosi in modo del tutto casuale, in una specie di portale.

Ella capirà ben presto che attraversandolo non solo si può raggiungere luoghi e addirittura pianeti diversi, ma anche tempi diversi.

Tutti noi abbiamo l’illusione di essere per buona parte artefici del nostro futuro e che esso sia una fase temporale ancora variabile. Shadia comprenderà di far parte invece di un circolo vizioso, in cui il futuro genererà un passato che dovrà restare tale, come dovrà restare tale il presente che lo seguirà.

Una lemniscata blasfema, fatta di manipolazioni genetiche, di violenze sulla natura delle cose che Shadia non accetterà e che proverà a interrompere con tutte le sue forze, per riconsegnare quel libero arbitrio sul futuro a tutto quanto l’universo di cui fa parte lei stessa, anche se ciò dovesse significare sparire per sempre.

Quella missione tanto semplice si rivelerà più complicata e intricata di quanto lei stessa potrà mai immaginare. Quando abbiamo a che fare col Tempo le varianti sono infinite e spesso fin troppo irraggiungibili…

Il Tempo, così affascinante, come sarebbe bello riuscire a metterci le mani sopra! Quale scelta prenderà Shadia?

 

 

Ho acquistato questo libro direttamente dall’autrice durante una fiera. Incuriosita dalla storia, ho iniziato a leggerlo ma più proseguivo, più sentivo mancare qualcosa.

 

La storia è decisamente originale, abbastanza scorrevole, anche se molto, molto intrecciata.

Abbiamo a che fare con la presa di coscienza di sé e verità nascoste, vite parallele e reincarnazioni. Purtroppo quando si tira in ballo la filosofia, pur avendola sempre apprezzata, il romanzo mi diventa pesante: qui abbiamo a che fare con un concetto di spazio e tempo fuori dall’umana concezione, in cui passato, presente e futuro si intrecciano e intersecano, non seguendo la classica sequenza cronologica: ciò che accade nel futuro contribuisce a cambiare il passato e il presente. Ogni tempo influisce sull’altro, non in maniera casuale ma elaborata da una mente contorta che vuole salvare il mondo così come lo si conosceva.

 

Come ho detto: intricato, un po’ complicato, ma relativamente scorrevole e originale.

Questo libro non mi ha preso, purtroppo non sono riuscita a entrare nella storia e i personaggi non mi hanno tenuto compagnia come loro solito. Ho avuto la sensazione che fosse tutto un po’ statico, senza emozioni, o almeno io non le ho provate.

 

firma Claudia

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