Recensione “Draakenwood” di Jordan L. Hawk

 

 

 

 

Qualcuno sta uccidendo i membri delle famiglie più antiche… e le prove puntano verso Whyborne.

Widdershins è stata insolitamente tranquilla per mesi. Ma una misteriosa creatura dall’Esterno va in giro ad ammazzare i membri delle famiglie storiche prosciugando il loro sangue. Whyborne e Griffin intendono risolvere il mistero ma, quando le prove si accumulano, la polizia inizia a sospettare che l’assassino sia proprio Whyborne.

Whyborne dovrà quindi sia riabilitare il suo nome che fermare gli orrori che il mostro minaccia di scatenare. La sua unica speranza è l’alleanza con i suoi vecchi nemici: gli Endicott.

Perché qualcosa di terribile è in agguato a Draakenwood, e non si fermerà davanti a nulla pur di prendere il controllo del maelstrom.

 

 

Hi lettrici e lettori Sale e Pepe 

Oggi (finalmente) vi parlo di “Draakenwood”, nono libro della serie Whyborne & Griffin, di Jordan L. Hawk, edito in Italia per Triskell edizioni, che ringrazio ancora una volta per la possibilità datami di recuperare tutti volumi. 

Prima di iniziare a parlare di questo volume vi ricordò che  se volete leggere la mie precedenti recensioni per avere un quadro più completo le trovate tutte in blog.

Ammetto che quasi non ci credo di aver recuperato tutte e nove i libri, perché se da un lato mi sono sembrati molti, dall’altro non mi sono quasi resa conto della quantità, perché la qualità di ogni storia di questa serie è altissima e non ci si stanca mai di leggere le ( dis)avventure di Whyborne e Griffin e, soprattutto, non si riesce a smettere di amarli un po’ di più ogni volta. 

L’autrice ha la capacità di coinvolgerti e catapultarti nel centro della scena, senza mai stancare o infastidire il lettore, Mixa abilmente tutti gli elementi, paranormale,  investigativo e romance, non tralascia dettagli, anzi, proprio con questi ha creato una rete che si intreccia in tutti i libri, ma ormai siamo quasi alla fine è il cerchio comincia a chiudersi e tutti gli indizi iniziano a combaciare come in un puzzle. 

Per questa nona storia siamo tornati nuovamente a Widdershins, che è l’ambientazione che amo di più, dopo che nel libro precedente avevamo seguito i nostri Whyborne e Griffin in una piccola avventura fuori dai confini, ovvero a Fallow città natale di Griffin. 

Il pericolo sembra non lasciare mai in pace i nostri amici, anzi, peggiora di volta in volta e si moltiplica, infatti, mentre incombe la minaccia del ritorno dei Padroni, uno più immediato si presenta a bussare alla loro porta. 

Qualche essere tremendo e spaventoso sta uccidendo importanti membri della comunità di Widdershins, e Whyborne e Griffin si ritroveranno nuovamente nell’occhio del ciclone, stavolta colpiti non solo sul fronte magico, ma anche su quello civile, visto che il sospettato principale degli omicidi è proprio Whyborne. 

Non sarà facile per loro combattere questa nuova insidia e pensare nel frattempo a come impedire ai Padroni di arrivare nel mondo, ma proprio il doverlo fare li spinge a stringere ancora di più  le alleanze già create e a formarne di nuove ed impreviste, che potrebbero essere utili per il futuro.

Sapete ormai che io amo questi due protagonisti con le loro mille sfaccettature e quindi non riesco a non parlarne con gli occhi a cuoricino, li trovo sempre più dolci e perfetti insieme, un concentrato di fiducia e devozione reciproca. 

In questa serie magia, mistero e amore si mescolano nell’America vittoriana e mi portano un’esperienza di lettura davvero piacevole e appagante, che non posso far altro che consigliarvi. 

 

 

PAYNE

ELEONORA

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