Recensione “Dove le volpi cacciano con i lupi” di K. A. Merikan

 

 

– Sei responsabile di ciò che addomestichi –

Yevhen: Guardia forestale. Lupo mannaro. Soffocato dalle regole del branco.
Radek. Moccioso dai capelli rossi, furbo come una volpe. Cambiante. Eviterà la responsabilità a tutti i costi.

Bandito dal suo branco per essere gay, Yev ha un’ultima possibilità per redimersi agli occhi della sua famiglia. Deve attenersi alle regole per un anno e seppellire la propria sessualità per sempre. Non dovrebbe essere così difficile, visto che non può avere una relazione con un umano senza rivelare la natura di lupo mannaro.

Finché, una notte, un ubriaco moccioso dai capelli rossi gli punta un fucile in faccia.

Radek ha finito l’università diversi mesi addietro, ma pensare al futuro non è nei suoi piani. La vita sarebbe grandiosa se solo potesse evitare qualsiasi responsabilità.

Non vuole essere colui che si prende cura della madre, non vuole assumere il controllo dell’allevamento di volpi per pellicce di famiglia, non vuole tornare al villaggio e non vuole un fidanzato stabile.

Il suo mondo, però, va a rotoli quando viene arrestato da una guardia forestale fastidiosamente attraente. E come se non bastasse, ora è braccato dai lupi mannari per aver scoperto la loro attività di contrabbando di droga, e… si è trasformato in una volpe?!

Indifeso e ferito, cerca rifugio proprio dall’uomo che l’ha messo in questo casino, ma cosa può fare una volpe? E poi, se c’è qualcuno che può aiutarlo a capire le sue origini mutanti è proprio Yev. Un lupo mannaro.


ATTENZIONE: Questa storia contiene scene di violenza, linguaggio offensivo, danni fisici, crudeltà verso gli animali e personaggi moralmente ambigui.

 

 

 

Hi readers Sale e Pepe, 

Eccoci, come promesso vi parlo del secondo volume della serie Folklore del duo K. A. Merikan, che ringrazio insieme alla traduttrice per la copia arc. 

 

Anche stavolta una lettura con la L maiuscola, trascinante e davvero ben scritta, però, sì, ogni tanto c’è un però anche per loro, questo libro è nettamente più normale, se così si può dire, rispetto al precedente della serie Folklore e non è quello che mi aspettavo di leggere. 

Niente possessione demoniaca, niente dubbio consenso e niente rituali con sacrifici ed ecco perché non era quello che credevo avrei letto.
Avendo finito il primo da poco credevo di trovarmi davanti a un’altra lettura molto, molto più dark e fuori dagli schemi.

In realtà, invece, mi sono ritrovata a leggere un “semplice” (si fa per dire), paranormal fantasy, con mutaforma e magia, che rimane presentissima, così come dei riti molto particolari che la coinvolgono, ma in maniera più “soft”. Qui non sono le forze demoniache e  del male a trascinare la storia ma i mutaforma e una magia più legata alla natura.
Un genere di magia quindi più “positiva”, che ho comunque amato, e che rende anche l’atmosfera diversa e meno creepy.

 

La presenza di mutaforma poi, sposta l’asticella verso temperature più alte, infatti questo libro è più ricco di scene di sesso, scene che non mancano di un pizzico di perversione e un sacco di morsi!

Si, proprio così!

Diciamo che la nostra volpe e il nostro lupo seguono molto i loro istinti animali (a buon intenditore poche parole).

Ma parliamo un po’ anche di loro, anche stavolta per iniziare a descriverveli userò le parole delle scrittrici.

Yevhen: Guardia forestale. Lupo mannaro. 

Radek: Moccioso dai capelli rossi, furbo come una volpe. Cambiante. 



Ora immaginate, il primo è cresciuto nelle regole ferree del branco, il secondo odia qualsiasi imposizione e vuole solo essere libero…saranno ovviamente scintille a prima vista. 

Buttiamo nel mezzo un po’ di desiderio di dolcezza e coccole e aggiungiamo anche una discreta differenza di età e di taglia e un appetito sessuale animalesco e il cocktail esplosivo è pronto !

 

“Mentre si baciavano, tutti i pezzi del puzzle sparsi nel cuore di Radek andarono al loro posto, rivelandogli un’immagine più grande che non si sarebbe mai aspettato di vedere.”



Al di là, però, di questa chimica basata su differenze e sull’istinto, c’è altro, infatti, in maniera profonda, i due riescono, dopo aver messo da parte i dissensi, a capirsi veramente e ad essere esattamente ciò di cui hanno reciprocamente bisogno. 

 

“«Mi fai sentire come se fossi intero. Come se questo è ciò che dovrei sentire se fossi un uomo con il proprio compagno». Il cuore di Radek batteva così forte nonostante il collo fosse ancora dolorante. «Nessuno potrà mai conoscere la verità su di me tranne te. È liberatorio sapere che tu vedi tutto ciò che sono».”



Ora, il mio consiglio è di leggere questa serie come se non lo fosse, di non considerare i due volumi uniti per nulla perché sono nettamente diversi.
(Tra l’altro la presenza dei personaggi del primo volume è minima, per cui veramente è possibile leggerli separatamente.)

 

Sono entrambi degli ottimi libri, ma, a mio parere, non paragonabili.
Di fatto, una volta che ho smesso di pensare al primo mi sono goduta un ottimo romance paranormal fantasy con mutaforma e un po’ di magia, e spero
 lo facciate anche voi. 




firma Claudia

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