Recensione “Double cross” di Lily J. Daft

 

Audrey è stanca di incappare in relazioni disastrose, così, dopo essere stata tradita dall’ennesimo fidanzato, decide di lasciare Londra per trasferirsi in un piccolo villaggio della Cornovaglia, dove potrà dedicarsi alla ricerca dell’uomo perfetto.
In realtà, destino vuole, che si scontri con l’esemplare più sbagliato possibile: Ethan Mills, il rozzo, antipatico e maschilista gestore del pub del paese, che in realtà è un famoso rugbista, tornato a casa, per guarire da un grave infortunio che lo tormenta.
Ethan non ha nessuna intenzione di rinunciare al suo status di single incallito e non fa mistero della sua allergia alle relazioni, eppure la chimica che si instaura subito tra i due, a suon di battute al vetriolo e sguardi di fuoco, è innegabile.
Peccato che lui voglia solo tornarsene a Londra per riprendere a giocare e lei non abbia nessuna intenzione di assecondare una banale attrazione, rischiando di mettere di nuovo il cuore in gioco.

Tra furiose litigate, momenti di bruciante passione, un terzo pretendente e rocambolesche vicende, l’amore tra Audrey ed Ethan raggiungerà l’agognata meta, oppure li farà perdere per sempre?
Quando è il cuore ad entrare in campo, niente è scontato e tutto è possibile…

 

Una fanciulla reduce da una delusione amorosa fugge in Cornovaglia, dove troverà un rozzo misogino frustrato che è bloccato dietro al bancone di un pub da un infortunio che gli impedisce di tornare alla sua professione.
Ethan è una arrogante stella del rugby, gli schiaffi si staccano automaticamente dalle mani davanti a un tipo come lui, e Audrey non è certo il tipo che seguirebbe i suoi consigli di chiudersi in casa a fare la maglia. La ragazza ha carattere, gli tiene testa e il suo amico Colin intravede subito che potrebbe essere quella giusta. Ma per chi di loro due?
Se Audrey pensava di cambiare scenario, fuggendo da Londra, per trovare finalmente il principe azzurro, con Ethan ha toppato alla grande. Ma lei stessa se ne rende conto da subito, purtroppo l’attrazione fra loro è incontenibile:

Sono venuta fin qua per trovare un uomo adatto a me e ho trovato soltanto Ethan. Più sciagurata di così c’è solo la morte.

Sto facendo una cazzata mostruosa, ma ne ho fatte tante, una più o una meno…”

Quindi Audrey cede agli attacchi di Ethan che, da impenitente sciupafemmine quale è sempre stato, non accetta di rimanere coinvolto con la bella brunetta e fa quello che gli riesce meglio: il bastardo.

 

“E’ una costante della mia vita:il mio amore non è mai abbastanza per nessuno, e questa cosa mi ha stancata”

È una storia con parecchi cliché, ma è stato piacevole leggerla, sicuramente non si può che schierarsi dalla parte di Audrey quando definisce Ethan un cavernicolo, ma non possiamo nemmeno darle torto per aver voluto cedere alla chimica.
D’altra parte, anche se per due ceffoni a Ethan ci metteremmo volentieri in fila, si può anche comprendere, ma non condividere, il suo smarrimento e le conseguenti decisioni catastrofiche prese. È un uomo che, purtroppo, ha iniziato la strada verso l’autodistruzione e Audrey si è trovata nel posto e momento sbagliato.

La cosa assurda è che il principe azzurro ci sarebbe anche stato per Audrey, Colin è solo apparso sulla strada della ragazza dopo Ethan, ma ormai la folgore della passione l’aveva colpita.

 

È un bel mischione di tropes: fra second chance, triangoli amorosi, scelte sbagliate è una lettura dai toni decisi e piccanti che si è letta quasi da sola.

Rivolto ad un pubblico adulto

 

 

Anna

firma Claudia

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