Recensione doppia “Un miliardario alla mia scrivania. Billionaires of Manhattan Vol. 7” di Annika Martin

La mia imitazione del nostro capo miliardario ha fatto ridere tutti. Beh… quasi tutti. Il peggior. Scherzo. Mai fatto!
Era solo una stupida beffa. Un’imitazione sciocca del mega-miliardario senza volto che possiede la nostra mega-società internazionale.
E sì, ci sono state risate. Forse anche qualche fischio e alcuni urli.
Come potevo sapere che Dave della contabilità era in vivavoce con il mega-miliardario? O che lui mi avrebbe ascoltata mentre lo prendevo in giro per dieci minuti di fila.
Uhm… avrebbe potuto annunciarsi!
Dicono che sia un noto playboy. Un mascalzone che prende a pugni i paparazzi. Un ragazzaccio del jet-set internazionale.
E ora è deciso a rintracciare la burlona. Cioè io.
Evviva!
Ma in questo ufficio siamo uniti come una famiglia: i miei colleghi non faranno mai la spia, nonostante le pressioni dall’alto. Inoltre, chi porta i biscotti? Moi!
Dopo qualche mese, le cose si calmano e sono abbastanza sicura di essere salva.
Grazie al cielo, perché ho il mio bel da fare con l’indolente e arrogante nuovo assunto. Ha la peggiore etica del lavoro che abbia mai visto: come ha fatto a ottenere il posto? Non sa come funziona un distributore automatico e rimane perplesso quando gli chiediamo di firmare un biglietto per il compleanno di qualcuno. È come se non avesse mai lavorato in vita sua.
A poco a poco, però, ci stiamo avvicinando. È divertente. Sexy. Terribile. Tuttavia, non è adatto a me. Mi piacciono gli uomini rispettabili con una solida etica del lavoro.
Inoltre, non riesco a togliermi di dosso la sensazione che stia nascondendo qualcosa…

 

 

Quando i genitori di Jaxon Eadsburg von Henningsly muoiono in un incidente, lo scettro del loro impero finanziario passa nelle sue mani; non si era mai interessato agli affari di famiglia né aveva buoni rapporti con loro. Il suo unico interesse erano le corse automobilistiche e la bella vita del jet set.
Obbligato a fare un comunicato telefonico ai dipendenti a scopo motivazionale, gli arriva dall’interfono una voce di donna che lo sta visibilmente scimmiottando. Da bravo ragazzo viziato che non ha altro per la testa, si impunta per trovare la responsabile di quella pagliacciata e punirla a dovere.
Si trasferisce quindi dall’Europa agli Usa nella sede da dove proveniva la comunicazione e, sotto mentite spoglie e con un travestimento discutibile, si fa passare per un neoassunto.
Jaxon, nelle spoglie di Jack il fattorino, ha modo di conoscere la squadra della SportyGoCo capitanata da Jade, la capo designer (nonché la responsabile della bravata). Un patto di segretezza stretto fra tutti i colleghi renderà però il piano più complicato di quanto credesse ma, nel frattempo, avrà modo di toccare con mano cosa sia il mondo del lavoro e lo spirito di squadra che unisce i colleghi della SportyGoCo.

Jade, nonostante si sia macchiata della burla, è strenuamente fedele al suo lavoro, e fa di tutto per non fare affondare la nave lottando ogni giorno contro le decisioni insensate di Bert, l’amministratore delegato, che sembra divertirsi a mettere i bastoni fra le ruote e seminare un clima di terrore.
Nostante il travestimento ridicolo, il fascino di Jaxon trasuda in modo prepotente e le donzelle del reparto, Jade in testa, non riusciranno a resistere a questo strano personaggio che fa di tutto per apparire “meno”.

“La maggior parte dei ragazzi che conosco cerca di comportarsi in modo più competente di quanto non sia. Non Jack. Semmai si comporta in modo meno capace”

Una persona come Jaxon, abituata a farsi servire e riverire in tutto, dovrà confrontarsi con un mondo a lui sconosciuto, apparendo agli occhi dei suoi colleghi come un povero sprovveduto che ha vissuto in un villaggio europeo fuori dal tempo, e questi siparietti mentali saranno fonte di puro divertimento.

“Cerco di immaginarlo mentre balla intorno a un fuoco in un piccolo villaggio con le capre che corrono intorno”

Un romanzo che dona, a un personaggio ricco e annoiato, la possibilità di trovare uno scopo nella vita, una passione per la quale lottare e un amore che faccia fiorire il suo cuore inaridito.

“Provo un caleidoscopio di desideri per lei, la donna più esasperante del pianeta. E’ tutto ciò che odio, tutto ciò che voglio, labbra perfette e spirito guerriero”

Jade è il prototipo della Barbie stacanovista, come la vede Jack, ma il suo attaccamento alla famiglia della SportyGoCo è autentico, così come il suo animo generoso e altruista. Fa di tutto per coinvolgere il cinico Jack e farlo sentire parte della squadra, e scopre in questo stravagante e scanzonato ragazzo, un diamante grezzo.

“Ho la sensazione che, mentre sono seduta qui, lui mi stia nutrendo, non con il cibo, ma a livello umano”

Dal suo canto, la battaglia iniziale di Jack viene messa da parte dai problemi che travolgono la sua azienda e comincia a lottare anche lui e sentire di aver trovato una famiglia dove meno se lo sarebbe aspettato.

È un office romance molto carino, dal ritmo piacevole e i personaggi sono decisamente simpatici.
Il doppio pov di Jaxon e Jade ci offre una visione a tutto tondo sulla trama che potrebbe sembrare banale ma che ho trovato divertente e coinvolgente, con una punta di spicy che non guasta.
Quindi sì, vi consiglio di leggere questo libro e con questo… Potete andare!

 

Anna

 


 

L’ironia di questa serie accompagna tutti i volumi, volumi autoconclusivi con un unico filo conduttore, lui dannatamente ricco e bello, lei la ragazza comune, collega, amica, sorella, cugina ecc…

È una serie carina senza troppe pretese nella lettura, nessun fatto così eclatante da decretarlo libro dell’anno, però ti lascia quel sorriso da ebete sulla bocca a fine lettura e quel calore al cuore per ogni bacio, sorriso, innamoramento.

In questo volume, il bello e ricco si “cala” nella parte di squattrinato e prendibile collega con uno stile abbastanza criticabile, il travestimento fa parte della sua vendetta, scovare colei che l’ha deriso durante la chimata di benvenuto del nuovo Ceo.

Jaxon attiverà la modalità ricerca per capire chi è stato a prenderlo in giro, ma la famiglia della SportGoCo non tradisce nessun componente e le sue continue domande sembrano portare a un punto morto.

Nel frattempo la conoscenza con i colleghi e soprattutto con Jade lo porterà a valutare tutte le sue priorità e a vedere il mondo con occhi diversi.

Ebbene, lo vedremo pure salvare un cactus apparentemente morto.

La storia non parte in quarta ma è un lento conoscersi, i protagonisti, lentamente e attraverso varie situazioni, riescono a parlare di sé e di quei dubbi, perplessità, problematiche lavorative e non che li assillano.

Ho visto i protagonisti passare da un infantilismo simpatico e ironico a una maturità disarmante, li ho adorati in tutte le loro sfumature, anche quando hanno abbassato le loro difese rendendosi “umani”, Jaxon e Jade sono così complementari che vederli insieme è solo la conferma che gli opposti si attraggono.

 

 

 

firma Claudia

Loading

La nostra votazione
Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *