Recensione “Dolce e letale” di Willow Winters

 

 

 

Ricordo ancora di aver sistemato il vestito e indossato gli orecchini. Il giorno in cui tutto accadde. Il giorno in cui la mia famiglia fu assassinata e io venni rapita. La catena che mi circonda il collo non mi lascerà mai, ma non smetterò di lottare. Avrò la mia vendetta, a qualunque costo, purché riesca a ricordare la ragazza che ero un tempo. Non mi aspettavo, però, di incontrare Kane. Un uomo potente, che ispira paura ma che mi tratta con gentilezza. Una gentilezza di cui ho disperatamente bisogno. Una gentilezza che mi distruggerà.

Il migliore della serie.

Un Mafia romance da urlo. Semplice e senza troppi giri di parole, l’unica pecca? Molti refusi, errori di stampa o traduzione che durante la lettura danno fastidio.

Non toglie il gusto dell’amore dolce tipico del mafia-romance, non toglie punti alla storia d’amore, all’adrenalina di omicidi e rapimenti, ma non dà il punteggio pieno.

Lei, la sua brava ragazza, che aspetta un riscatto della vita, una giustizia fa da sè, lui un mafioso che non ha paura di niente, glaciale e diretto nelle esecuzioni, ma che di fronte a quegli occhi spaventati e sottomessi, sottomette il suo cuore.

“Questo per me è reale. Quello che condividiamo. Non mi sono mai sentito così prima e lo voglio, Ava. Più di qualsiasi altra cosa.”

Ma dopo traumi e shock, il tempo per guarire è d’obbligo, lasciarla andare è la prova d’amore. Lasciarla andare per farla ritornare a vivere.

Riuscirà a tornare? Ritrovarsi è scritto nel destino?

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