Recensione “Divine tentazioni” di Katee Robert

 

Quando la sua famiglia è caduta in disgrazia, Cassandra Gataki ha sperimentato in prima persona che cosa significhi concedere la propria fiducia a uno dei Tredici. Uomini e donne pericolosi, al centro di una rete di intrighi e bugie, che tengono la città di Olimpo sotto lo scacco del loro potere perverso. Per questo, quando Zeus le chiede di fingersi la nuova fiamma del bellissimo Apollo e di accompagnarlo a una festa di una settimana organizzata da un uomo potente quanto brutale, Cassandra sa che sarebbe meglio rifiutare. Ma Zeus le promette in cambio di farla fuggire lontano da lì. È l’unica possibilità che Cassandra ha per contrattare la propria libertà. Così accetta, ignara di ciò che sta per accadere. Perché persino le superfici scintillanti dei più bei palazzi di Olimpo possono nascondere oscuri segreti… Mentre la passione tra Cassandra e Apollo si fa sempre più difficile da contenere, un nuovo pericolo minaccia il cuore della città.

 

È il quinto e ultimo volume della saga Dark Olympus Series, io ho letto solo questo ad ora, sia per mancanza di tempo che per le tempistiche veloci che il blog impone, quindi non riesco a leggere tutto quello che vorrei ma ho messo già in carrello gli altri episodi, quindi è scontato dirvi che questo volume mi ha entusiasmato a tal punto da acquistare gli altri.

Una rivisitazione in chiave moderna della mitologia greca, la storia di Cassandra la reietta dell’Olimpo e la sua passione per Apollo.

IO bruciavo viva in loro presenza, l’attrazione era papabile ad ogni loro sguardo, ad ogni loro battuta.

Apollo ha una dolcezza infinita nei confronti di Cassandra, l’ho amato e forse di più.

Bellissima la rivisitazione del Minotauro, Teseo e Minosse, e per chi ama la mitologia greca, come me, questa saga è l’ideale.

Mangeremo sull’Olimpo al cospetto di Zeus, banchetteremo con il Minotauro e scopriremo in quelle mura segreti e intrighi “di corte” fuori dal comune, vedremo il mito sotto un’altra ottica e confabuleremo con le comari dee.

Si legge? No si divora!

 

 

Anna

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