Recensione “Dim Sum Asylum” di Rhys Ford

 

 

 

Benvenuti al Dim Sum Asylum, il Manicomio dei Dim Sum, in una San Francisco dove un caso è noioso e banale quando la polizia deve inseguire una statuetta alta mezzo metro con degli impressionanti baffi alla Fu Manchu, che è scomparsa da un santuario e se ne corre in giro per Chinatown lasciandosi dietro una scia di magia sessuale e caos.

Roku MacCormick, ispettore della divisione Crimini Arcani di Chinatown, deve affrontare una quantità di sfide che vanno ben al di là del suo retaggio umano-faerie, dei draghi ringhianti che stanno a guardia dei portali di C-Town e dell’esplosione di una fabbrica di noodle. Infatti, oltre alle interferenze di una famiglia mafiosa che vuole tenere a distanza e a un serial killer esperto di incantesimi che deve assolutamente trovare, dopo un caso andato a rotoli, a Roku tocca accollarsi Trent Leonard, un nuovo partner di cui non si può ancora fidare.

Anche se preferirebbe restarsene a casa con Bob the Cat a riempirsi di whiskey fino ad addormentarsi, ogni giorno Roku indossa distintivo e pistola, deciso a servire e proteggere la città che ama. Quando l’oscuro e sotterraneo mondo magico di Chinatown rende la sua vita un inferno e il caso su cui lavora si rivela letale, è Trent che bada a coprirgli le spalle e, a detta del suo nuovo partner, anche a guarire il suo cuore. Per Roku, però, Trent è pericoloso quanto i mostri e i criminali che hanno giurato di abbattere.

Voglio premettere che il mio giudizio e’ del tutto personale e che spero di non discoraggiare chi ha deciso di leggere questo romanzo a causa della mia opinione.

Premetto che non sono una fan del genere fantasy e che sono ben pochi i romanzi Fantasy che hanno suscitato in me positivo interesse ed opinioni.

Aime’ questo romanzo non mi ha trasmesso cio che mi aspettavo. Troppi eventi, troppe battaglie tra razze diverse, troppi scontri, troppa azione e un senso di angoscia e tristezza per tutta la lettura.

Speravo di trovare una storia avvincente ma invece mi ha messo addosso ansia, angoscia e confusione.

Forse troppi personaggi ed avvenimenti hanno nel mio caso appesantito la storia. Credo che l autore abbia avuto nella propria testa un immagine nitida di cio che volev araccontare ma che messa nero su bianco ha sollevato un polverone di caos generale che in lettrici come me che hanno bisogno di seguire una logica anche nell illogico creano un ostacolo immenso; che si puo’ definire in incapacita’ del lettore di entrare in sintonia con il narratore della storia.

L’ autore ha una scrittura e un immaginazione altamente complessa che in molti apprezzeranno sicuramente. Consiglio agli amanti del genere di leggerlo e di contattarmi per dirmi che non ho capito assolutamente nulla.

Per questo motivo mi scuso con l autore e con la casa editrice per la mia recensione poco positiva.

Indiscutibile le qualita’ di scrittore dell autore ma probabilmente parla un linguagio a me incomprensibile.

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