Recensione di “Tra finzione e realtà (Wrench Wars – Gli assi del motore Vol.3)” di L.A. Witt

 

 

 

 

 

 

 

Grazie alla partecipazione al popolare reality show Wrench Wars, l’officina di Reggie fa finalmente affari d’oro. Al proprietario il successo sembra un buon compromesso tra i conti correnti in attivo e i salti mortali imposti dal network.

Wes, uno dei produttori di più basso livello dello show, ha l’incarico di proporre a Reggie un nuovo spin-off. Il bel meccanico lo tiene sulle spine già nei giorni normali, ma stavolta Wes ha in mano delle carte che non può scoprire. I dirigenti gli stanno con il fiato sul collo e pretendono che presenti a Reggie uno show che l’uomo non accetterà mai di fare, anche se un rifiuto metterebbe a rischio la sua partecipazione al programma già in corso.

La rete è certa che Reggie rifiuterà di firmare. Ma nessuno si aspetta che il messaggero si innamori dell’uomo di cui i capi stanno cercando di sbarazzarsi.

Reggie è il capo dell’officina dove si gira il reality show Wrench Wars. Nonostnte a volte telecamere, cameramen e produttore siano una seccatura quello show gli serve, sia per garantire un lavoro a tutti i suoi meccanici sia per mantenere la sua officina tra le più quotate.

Quando però Wes, uno dei produttori di basso livello dello show gli comunica che dovrà obbligatoriamente partecipare ad un nuovo spin-off oppure l’officina verrà eliminata dallo show, Reggie si ritrova con le spalle al muro.

Wes, segretamente attratto da Reggie, detesta la posizione in cui dirigenti hanno messo sia lui che il meccanico ma forse sarà proprio quell’attrazione che permetterà di risolvere la situazione per entrambi.

Fino ad ora questo capitolo della serie è quello che mi è piaciuto meno. A differenza dei precedenti l’ho trovato meno intenso e un po’ più superficiale. Peccato perché il personaggio di Reggie mi è piaciuto fin da subito e mi aspettavo qualcosina di più, lo confesso.

Per chi sta apprezzando questa serie però rimane comunque un capitolo da leggere assolutamente.

 

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