Recensione “Cose che avrei voluto dire ma che non ho mai detto” di Monica Murphy

 

Sexy e spietato, Whit Lancaster è ammirato e rispettato da tutti. Il campus porta il suo nome; la scuola è il suo regno. Ogni volta che Summer incontra il suo sguardo, prova un’attrazione pericolosa. Per questo si tiene sempre a debita distanza da lui, almeno fino a quando il destino le sconvolge i piani. Una sera Whit accorre in soccorso di Summer e rimane ferito. L’istinto urla alla ragazza di andarsene senza preoccuparsi di lui, ma il buon senso prevale. E così decide di aiutarlo. Durante la notte, però, Whit sottrae a Summer qualcosa di molto prezioso: un diario con un segreto che, se rivelato, potrebbe rovinarla. È allora che Summer accetta di stringere un patto dannato: lascerà che lui faccia di lei quello che vuole, purché non riveli a nessuno quello che ha scoperto. Summer sa di essere entrata in un circolo oscuro, di essere in balia della passione. Dovrebbe scappare, ma non ci riesce. E se l’oscurità di Whit finisse per rapirle il cuore?

 

Un romanzo che si accosta molto al genere dark, ma manca quella tipica atmosfera oscura da renderlo perfetto.

Abbiamo il bullismo (anche troppo per i miei gusti), la povera protagonista dovrà subire qualsiasi tipo di azione, epiteto, frase e calunnia da Whit prima di essere considerata “fuori pericolo”.

Mi è piaciuto? Diciamo che tralasciando il fatto che dopo una serie interminabile di offese io avrei reagito “decapitando” il protagonista, il libro si presenza piacevole, scorrevole, con battibecchi esilaranti a volte, a ridosso del limite, per altre.

La scrittura della Murphy è abbastanza articolata, sono dovuta entrare in simbiosi con la storia annientando il mio “carattere di merd@” per poter apprezzare appieno la storia d’amore raccontata.

Summer ne subisce troppe, ma alla fine avrà la redenzione del suo mancato principe?

Lo scopriremo in un epilogo che ci lascerà esterrefatti.

 

Anna

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