Recensione “Con tutto il mio amore” di Miranda Dickinson

 

Archie ed Esther hanno molte cose in comune, anche se ancora non lo sanno. Innamorarsi puntualmente della persona sbagliata sembra essere il loro sport preferito. Di giorno, Archie lavora come assistente del direttore di un giornale locale. Di notte, Esther pulisce le lunghissime file di scrivanie di quell’ufficio con l’aiuto del suo fidato aiutante: il carrello Fred.

Le loro strade non si sono mai incrociate, finché, una sera, un post-it ripescato da un cestino dell’immondizia non li fa incontrare. Più parlano e più si accorgono di condividere qualcosa che fa soffrire entrambi: sono segretamente innamorati di qualcuno che non lo sa, e, come se non bastasse, nessuno dei due ha pensato di dichiararsi alla persona amata. E se si aiutassero a vicenda per scrivere rispettivamente la lettera d’amore che cambierà la loro vita?

 

Ironico, scorrevole e romantico.

Esther lavora di notte come addetta delle pulizie di un ufficio stampa, Archie è un assistente squattrinato del direttore di un giornale locale; i due si conoscono per puro caso, galeotti sono i post-it lasciati incustoditi sulla scrivania.

Esther decide così di aiutare quel ragazzo misterioso a confessare l’amore per la sua bella.

Il patto però non include che da amicizia nasca l’amore e così, per paura di rovinare tutto, i due non si confessano quei sentimenti acerbi.

La lettura si divulga in maniera ripetitiva a volte e con parecchi capitoli che, a mio avviso, non arricchiscono la storia ma la rendono a tratti noiosa.

La base c’era, i protagonisti anche, ma la storia non coinvolge come dovrebbe: manca quel pathos che rende una storia unica nel suo essere e quell’amore indimenticabile.

 

 

Anna

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