La vita di Luke Price non è stata facile, e passare da una ragazza all’altra senza pensarci troppo sembra il suo sistema per scacciare i demoni del passato. Ma, nel profondo del cuore, Luke spera di incontrare la persona giusta, sebbene sia convinto che la perfezione non esista. Anche Violet Hayes non è stata fortunata: i suoi genitori sono morti quando era molto piccola e da allora è passata da una famiglia all’altra, rimanendo invischiata anche in brutte storie. Ora la ragazza spera di fuggire andandosene al college: per questo ha deciso di contare solo su di sé e tenere tutto il mondo fuori, senza mai legarsi a nessuno, per non rimanere ancora ferita. Poi però incontra Luke e più si conoscono, più è evidente quanto abbiano in comune. Ma, nonostante le loro somiglianze e un’irresistibile attrazione, la strada per la felicità è costellata di insidie…
Continua la Serie delle Coincidenze di Jessica Sorensen (in Italia pubblicata da Newton Compton) però cambiano i protagonisti. “Con te sarà un disastro” è il terzo volume, e segna l’inizio della storia di Luke e Violet. Le loro vicende in principio si ricollegano a Kayden e Callie (di cui abbiamo letto nei primi due volumi), ma subito prendono una via tutta loro. Luke Price è il migliore amico di Kayden Owens, la sua vita fino a questo momento non è stata circondata da rose e fiori. Abbandonato da piccolo dal padre, cresciuto con una madre tossica e una sorella morta suicida, Luke si sollazza tra feste, risse, tequila e donne di cui raramente ricorda il nome e il volto. L’esistenza di Violet Hayes non è stata da meno. I suoi genitori sono stati uccisi quando lei era piccola, e da allora è passata nelle mani di parecchie famiglie affidatarie. Scontrosa, dura, all’apparenza fredda, ha una pessima reputazione ma sembra non importarle.
Il prologo del romanzo è molto introspettivo, a tratti pesante. Prima Luke e poi Violet (la Sorensen ancora una volta scrive con il punto di vista alternato) ci fanno conoscere parte del loro passato, dell’oscurità che si portano dentro, dei demoni che li inseguono senza dar loro parvenza di via di scampo. Già dal primo capitolo siamo proiettati nel presente che per Violet significa tenere alla larga qualsiasi essere umano, spacciare droga e prendere ottimi voti, mentre per Luke è scappare da una madre possessiva e tossica, farsi qualsiasi cosa che respiri, giocare a football e… prendere ottimi voti.
LUKE
Ho imparato fin da piccolo che parlare di ciò che mi turba non serve a niente. Una volta dissi a mia madre che non mi piaceva che si drogasse e le cose peggiorarono ancora di più. Un’altra volta, durante una delle sue telefonate annuali, dissi a mio padre che odiavo la mia vita e lui mi rispose che capita a un sacco di gente.VIOLET
Ho il mio bel sorriso finto incollato alle labbra e nessuna delle tante persone che ho intorno saprebbe dire se è sincero oppure no. D’altra parte, a nessuno frega niente di saperlo, e neanche a me.
In comune sembrano non avere nulla, tranne il desiderio di finire bene l’università e darsi la possibilità di costruire ognuno una vita diversa, lontana dalle ombre del passato. Non si incontrano, si scontrano, nel vero senso della parola (Violet, mentre cerca di scappare da un cliente insoddisfatto, si butta da una finestra e finisce sulla testa di Luke), e dal quel momento il destino decide di non dividerli più. Che siano coincidenze, oppure un’attrazione difficile da contrastare, le loro strade s’incrociano di continuo. A unirli il dolore e il senso di abbandono che entrambi hanno nello sguardo. In una lotta persa in partenza, cercano di resistere, di stare lontani l’uno dall’altra. Rifiutano il legame che si sta creando tra loro, fino al momento in cui comprendono che questo, in qualche modo, può aiutarli a sopportare, e magari anche a superare, quel senso d’inadeguatezza nei confronti della vita, ad andare oltre.
Al di là dell’oscurità che si porta dentro, Luke soffre anche di diabete, e siccome con l’alcol ci dà dentro parecchio, questo vizio lo porterà a ulteriori guai. Per entrambi sembra che la ricerca del limite sia una sfida continua, una sfida di cui non possono fare a meno. Potrei dire che è il loro modo per sentirsi vivi, così in realtà non è. Si tratta solo di un espediente per sostituire il dolore con l’adrenalina.
Luke e Violet si scoprono a poco a poco, prima solo stuzzicandosi, poi addirittura arrivando a confessarsi a vicenda le ombre oscure del loro passato.
Insieme a loro, sullo sfondo ancora Kayden e Callie, più presenti invece due personaggi che ho amato molto, Seth e Greyson, coppia all’apparenza male assortita (non potrebbero essere più diversi) e invece deliziosa. In questa storia anche un personaggio decisamente negativo, si tratta di Preston, ultimo “padre affidatario” di Violet, colui che la fa spacciare e che da subito risulta ambiguo, ma soprattutto antipatico come il sale nel caffè.
Alla fine gli incubi di Violet riguardo all’omicidio dei suoi genitori tornano prepotentemente a galla quando qualcosa di inaspettato fa riaprire il caso e lei e Luke capiscono che il destino li ha uniti per poi scagliare loro addosso una verità tremenda. Stare insieme a quel punto pare inaccettabile, e se prima pensavano di essere stati spezzati, adesso si ritrovano entrambi in frantumi. È ancora possibile un futuro insieme per questi due protagonisti già così tanto frustati dal fato? Per scoprirlo è necessario leggere il prossimo capitolo della serie, dal titolo “Con te sarà uno sbaglio”.
Sensualità:
Recensione:
Editing:
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