Recensione “Con o senza di noi” di Valentina Sagnibene

 

 

 

Nuvola ha passato diciassette anni della sua vita a evitare gli altri. Ai pettegolezzi, preferisce il rumore del vento. Alla movida delle serate milanesi con le amiche, sostituisce il disegno. Il suo posto è il tetto della scuola, a tredici metri d’altezza, dove vede tutto e nulla la raggiunge. Tommaso invece i diciotto anni li ha trascorsi lasciandosi travolgere da un fiume di persone che reclamava il suo talento, i sorrisi, il futuro. Il suo posto è la pista d’atletica, dove si allena tra le dritte del coach e gli incitamenti dei compagni. Nuvola e Tommaso frequentano lo stesso liceo, gli stessi corridoi, aule quasi vicine. Ma la ragazza più invisibile e il ragazzo più in vista della scuola non si sono mai visti. Non si conoscono. Fino al giorno in cui si ritrovano nello stesso luogo speciale e proibito, a tredici metri d’altezza. Entrambi per motivi diversi, entrambi per un segreto. Entrambi in fuga da qualcosa. Forse Nuvola e Tommaso non hanno nulla in comune, forse sono due punti opposti dello stesso emisfero. Con o senza di noi è un romanzo intenso, vivido, commovente. 

 

 

 

Hi lettrici e lettori Sale e Pepe,

oggi vi parlo del libro “Con o senza di noi” di Valentina Sagnibene, edito da DeAPlanetaLibri.

Vorrei fare una premessa e dire che non avevo mai letto nulla dell’autrice, per cui questo libro è stata una scoperta immensa, sia per il suo stile, fluido e coinvolgente, che per i temi che l’autrice ha scelto di trattare. 

La storia di Nuvola e Tommaso e degli altri i coprotagonisti è un po’ quella che tutti noi abbiamo vissuto da adolescenti: disagi, paura, ma anche scoperta di sé e nuove consapevolezze. 

Nuvola in particolare è stata per me subito un personaggio affine, il suo senso di inadeguatezza e di mancanza di fiducia mi hanno riportato indietro di sei anni, dritta sui banchi del liceo e in mezzo ai problemi che ho passato e di cui ancora porto le cicatrici. 

La sua storia personale, anche quella familiare non mi è estranea, il senso di abbandono è qualcosa che non ti lascia mai del tutto, per questo non ho potuto fare a meno di empatizzare con lei e vivere ogni emozione al massimo.

Entrambi i protagonisti però sono così realistici, crudi e veri che è impossibile non rimanerne emotivamente colpiti, l’autrice ci fa fare un viaggio, portandoci passo passo, nella crescita di Nuvola e Tommaso, senza mai essere banale e senza tradire la serietà delle tematiche trattate, pur scegliendo uno stile scorrevole , con una prosa semplice e  scorrevole e con capitoli brevi che danno un ritmo incalzante al testo.

Valentina Sagnibene ci racconta la storia di due solitudini che si incontrano e si scontrano, che provano  a guarire insieme, circondati da un mondo strano e che sembra solo volerli schiacciare: deludendoli, ostacolandoli e ferendoli di continuo..

Una bella costruzione anche per i personaggi che ruotano intorno a Nuvola e Tommaso, sia i loro coetanei che i parenti, tutti hanno delle caratteristiche peculiari che li distinguono ed alcuni di loro anche delle piccole storyline indipendenti che spero in futuro vengano ampliate, magari in dei sequel (messaggio subliminale per l’autrice).

Questo è  un libro adatto sia agli adolescenti, perché è proprio di loro che parla, sia a chi ha dei figli adolescenti, perché può essere un modo per capire e comprendere meglio ciò che vogliono o semplicemente ciò che provano. 

Insomma, io ho amato questa lettura e non posso far altro che consigliarla a tutti ! 

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