Recensione “Come uccidono le brave ragazze” di Holly Jackson

 

Little Kilton, aprile 2012: Andie Bell, una delle ragazze più popolari della scuola, viene uccisa. O meglio, scompare, e il suo corpo non verrà mai ritrovato. L’assassino è Sal Singh, compagno di scuola e amico della vittima: la polizia e tutti in città ne sono convinti. Il suo suicidio a qualche giorno di distanza ha cancellato tutti i dubbi. Ma Pippa Fitz-Amobi, che al tempo dei fatti aveva dodici anni e che ora si prepara a fare domanda per il college, non ne è per niente sicura. Quando sceglie di studiare il caso come tesina di fine anno, comincia a scoprire segreti che qualcuno in città vuole disperatamente che rimangano tali. E se l’assassino fosse davvero ancora là fuori?

 

Un progetto scolastico che si trasforma in un’indagine per fare luce su un vecchio caso di presunto omicidio.

“Cosa successe davvero a Andie Bell il 20 aprile 2012? E se-come mi dice il mio istinto- Salil ‘Sal’ Singh non è colpevole, allora chi la uccise?”

Ambientato in Gran Bretagna nella provinciale Little Kilton, questo inusuale thriller vede come protagonista la giovane Pippa Fitz-Amobi che non riesce a convincersi della colpevolezza di Sal Singh per il presunto omicidio di Andie Bell, una delle ragazze più popolari del liceo.

Il fatto è che il corpo di Andie non è mai stato ritrovato, mentre quello del presunto assassino, Sal, il suo ragazzo, è stato rinvenuto senza vita apparentemente suicida.

Ad affiancarla nelle indagini ci sarà Ravi, il fratello di Sal, mosso dal desiderio di poter riscattare la memoria del fratello che, notoriamente conosciuto per il suo buon carattere, stona con l’immagine del mostro che gli hanno attaccato in seguito.

I ragazzi si scontreranno con i pregiudizi e il razzismo volti alla famiglia Singh e a una intricata trama di segreti che porteranno, con molta fatica, alla scomodissima e tragica verità. Troppe le piste ignorate dalla polizia, da chiedersi se qualcuno non abbia deliberatamente insabbiato il tutto e, acquisendo le varie testimonianze, si troveranno davanti a uno scenario in cui Andie, da “povera vittima”, verrà vista sotto una luce totalmente diversa.

Accanto a questo progetto che si rivela più complicato e pericoloso del previsto, la vita di Pip si svolge come quella di ogni normale adolescente, fra scuola, amiche e la sua famiglia vivace e amorevole.

Pippa tiene un diario di progetto con tutte le annotazioni sul caso e il lettore viene direttamente coinvolto come se fossimo collegati direttamente alle pagine, l’integrazione di immagini dei vari documenti rende ancora più realistica la cosa.

Appare inquietante la quantità di cose sordide che verranno scoperte, purtroppo ci stiamo abituando alle brutture, e qui ce ne sono tante che vengono rivelate, ma l’autrice ha mantenuto un tono “leggero” in grado da essere fruibile anche per un pubblico giovanile.

Bel ritmo, dinamico, fresco, i protagonisti sono dotati di entusiasmo e grinta e mi sono piaciuti molto. Un romanzo ya/investigativo un po’ fuori dai soliti schemi.

Questo è il primo romanzo della serie che, attualmente, ne conta in totale tre.

 

 

 Anna

firma Claudia

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