Recensione “Codice Rosso” di Alice V. Longbow e Veronica Reburn

Un giovane dottore corre a perdifiato per i corridoi della rinomata struttura ospedaliera fondata dalla sua famiglia e amministrata dal padre. Si chiama Lorenzo Tomasi e “la laurea ce l’ha”, come è costretto a specificare spesso, dato che dimostra molti meno anni della sua età reale. Proprio quel giorno inizia il suo percorso per ottenere la specializzazione. È in ritardo, perché il catorcio che usa come auto l’ha piantato in asso… di nuovo. Dovrà scusarsi con suo padre quando lui si accorgerà che non si è unito all’ora stabilita con gli altri specializzandi per conoscere il nuovo primario del reparto che farà loro da guida e mentore. Andrà su tutte le furie, comunque, e saranno guai, come al solito. Quando Lorenzo apre la porta e si precipita nella sala, però, quasi non si accorge del padre che lo rimprovera in malo modo. Non lo nota perché è troppo occupato a fissare il nuovo primario e a cercare di non svenire per la sorpresa… può solo sgranare i grandi occhi verdi e ricordarsi di continuare a respirare.
Ma doveva essere proprio lui, Richard, tra tutti i milioni di medici che ci saranno in America?

Quando il Dottor Richard McKay prende servizio come primario di Medicina d’Urgenza in un prestigioso ospedale di Richmond, in California, e viene presentato al gruppo di neolaureati in medicina che dovrà guidare fino alla specializzazione, l’ultima cosa che si aspetta è di vedere tra loro proprio quel bellissimo ragazzo dagli occhi verdi da gatto di cui credeva di essersi innamorato, che poi l’aveva deluso e tradito, ma che, tuttavia, non riesce a togliersi dalla testa.
È il destino che ci ha fatti incontrare di nuovo, Lorenzo, ora ti renderò la vita impossibile e pagherai per tutto il male che mi hai fatto: ottenere la specializzazione sarà per te più difficile che completare un percorso di guerra!

GENERE: MM Romance, contemporaneo, erotico, medical
TAG: MEDICAL
WARNING: sess0 esplicito, age gap
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Hi readers Sale e Pepe,
Oggi vi parlo di “Codice Rosso”, primo volume della serie Emergency Love di Alice V. Longbow e Veronica Reburn.

Sapete cosa ho pensato sia prima, leggendo la trama, che dopo, mentre le pagine scorrevano? Che questo libro fosse una versione lgbt del medical drama più famoso di sempre… Grey’s anatomy!

Ebbene sì, gli elementi salienti ci sono tutti:

-I due si incontrano e scoppia la passione ma non sanno chi è l’altro;
– Hanno una bella differenza d’età;
– Sono capo e specializzando ;
– Non riescono a esprimere i loro sentimenti ;

 

Ovviamente ci sono anche differenze: intanto Lorenzo e Richard sono due uomini e anche i loro problemi sono diversi da quelli di Meredith e Derek, ma le vibes che mi hanno trasmesso sono quelle.
Ahimè, però, queste vibes non sono bastate a farmi apprezzare al 100% la lettura.

Intanto ho trovato ci fossero alcuni passaggi del libro un po’ contorti e poco fluidi, non so perché ma mi è capitato di dover rileggere per chiarirmi chi stava dicendo cosa, oppure qualche frase non mi suonava bene.
Anche alcuni comportamenti dei due protagonisti e non solo (vedi famiglia di Lorenzo) mi sono sembrati assurdi, quasi incomprensibili, forse anche incoerenti.
Presi singolarmente, Richard e Lorenzo sono due personaggi abbastanza ben sviluppati: testardi e cocciuti, pieni di fragilità e difficoltà. Non posso dire manchino di caratterizzazione, però non mi hanno catturata, non sono riuscita a entrare in empatia con loro, né singolarmente, né come coppia.
In pratica, per me, tutta la relazione romance inizia e finisce nel primo capitolo. Mi spiego meglio: Richard e Lorenzo si innamorano al loro primo incontro, un instant love quindi (che dire che non amo è un eufemismo); nei capitoli che compongono il 70% del libro, poi, vediamo i due combattere questo sentimento e scontrarsi, con poche conversazioni e tante frecciatine.
Quando tornano insieme, che dovrebbe essere un momento di grande pathos, anche lì, purtroppo, non mi hanno emozionata, non tanto per il fatto che era prevedibile, ma perché ho trovato l’espediente usato qualcosa al di fuori del contesto rispetto alla storia in sé.

Mi spiace dirlo, ma ho poco apprezzato anche qualche scena di sesso, perché le ho trovate un po’ piene di frasi, in teoria sensuali, ma in pratica, per me, tutto il contrario, un po’ come i soprannomi dolci che si danno a vicenda, che a me non fanno impazzire.

 

Cosa salvo quindi del libro? La storia generale mi è sembrata carina e molto promettente, come dicevo all’inizio mi ricorda Grey’s, che mi piace moltissimo, non solo per Richard e Lorenzo che sono medici, ma anche per il contesto e l’ambiente medico/ospedaliero, che sono ben sviluppati.

Anche i personaggi secondari, in particolare gli amici/colleghi dei due,mi hanno incuriosita.
Codice Rosso infatti è il primo volume di una serie (anche se è autoconclusivo) e possiamo già conoscere tutti i personaggi e le coppie che penso saranno protagoniste dei prossimi volumi.
Come detto però ci si può anche fermare qui perché nulla della storia dei due rimane in sospeso.
Insomma, trovo la scrittura un pochino acerba, però qualcosa di positivo c’è, è un inizio!

Anche se questo libro raggiunge solo la sufficienza, per me è importante proseguire con la lettura. Sono certa (quantomeno ci spero tanto) che il potenziale verrà sfruttato meglio e che i prossimi volumi saranno nettamente superiori.

Ps. That’s is my personal opinion, quindi please non fatevi condizionare solo da questa recensione e leggetene anche altre!

 

 

 

 




 

Tivvy

 

 

Giovanni

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