Recensione “Ci mancavi solo tu” di Mariana Zapata

 

Sono tante le cose che possono finire per caso in un giardino. Un pallone, un uccellino caduto dal nido, un aquilone.

In quello di Gracie Castro, però, è piombato qualcosa di molto originale, o meglio, qualcuno: l’uomo più sexy che abbia mai visto, seminudo e gravemente ferito. Ma la serie di assurdità non finisce qui: lo sconosciuto è il Difensore, uno dei tre individui noti in tutto il mondo per essere impegnati in un’eterna lotta contro il male e le ingiustizie. In pratica dei supereroi che però… esistono davvero.

Chi non desidererebbe incontrarli almeno una volta nella vita? Figuriamoci trovarsene uno in casa! Per Gracie, invece, è solo una grandissima rottura: è una tipa decisamente solitaria, e di certo non era in cerca di compagnia. Come se non bastasse, il suo ospite inatteso è scontroso e maleducato, tutto il contrario di ciò che ci si aspetta da un supereroe. Invece di metterlo alla porta, però, Gracie decide di dargli una mano a rimettersi in sesto, ma solo per il bene dell’umanità, sia chiaro! Ancora non sa che quella decisione potrebbe cambiare per sempre il destino di entrambi…

 

Nuovo esperimento dell’autrice, un paranormal romance, lei che del genere è del tutto estranea, ma dobbiamo ammettere che l’esperimento è riuscito.

Ha reso la trama originale, i protagonisti sono ben caratterizzati, ha dato voce solamente al pov femminile lasciando in ombra e misterioso Alex (anche se volevo conoscere anche il suo punto di vista).

È la regina dello slow burn e in questo ha solamente confermato la sua fama.

L’inizio è abbastanza lento, si diletta in descrizioni che rendono sì la storia più completa nei dettagli, ma l’appesantisce, e decollerà dopo il 40% del libro. Gracie e Alex saranno quelle tipiche coppie dal cui odio nasce qualcosa, i loro battibecchi creeranno un’atmosfera coinvolgente, la nascita di un’amicizia diversa, strana, quasi costretta eppure saranno sinceri e leali l’un l’altro.

Per la maggior parte del libro Alex e Gracie saranno i solo personaggi che compaiono nel libro, fin quando l’ultima fuga li porterà in una “città sperduta” e l’autrice inizierà a “sfornare” altri personaggi che entreranno in scena al momento giusto, inseriti ad hoc.

L’amore decollerà lentamente, è questo l’unico elemento che mi ha fatto dubitare, diciamo che per la maggior parte del libro ho atteso quella scintilla, l’autrice ci propinava molti pensieri contrastanti di Gracie e poca azione e poi il finale si chiude paradossalmente molto veloce, come se l’autrice fosse stata a corto di idee per il “the end”.

 

 

firma Claudia

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