Recensione “Chimica, onde… e amore” di Marina Bordignon

 

 

 

Marina, donna brillante ed empatica, riesce bene nel suo lavoro da logopedista, così come nel ruolo di amica fidata e sorella amorevole. Quando si tratta delle sue di emozioni è invece bloccata, a causa di alcune ferite del passato non del tutto rimarginate. Sarà la passione per la fotografia a farle conoscere due personalità agli antipodi e a metterla nelle condizioni di affrontare i propri limiti. Da una parte c’è Dario, un ragazzo bello e consapevole di esserlo. Lei è attratta dal suo aspetto da surfista californiano, ma lo respinge a causa dell’atteggiamento arrogante e da rubacuori. E poi c’è Francesco, che si presenta come un ragazzo a modo e con le carte in regola per costruire il tipo di relazione salda e duratura che Marina desidera. Ma è davvero così? Sarà il tempo a dirlo… o forse la chimica?

Cos’è l’amore? Una reazione chimica di particelle apparentemente impazzite.

La nostra protagonista Marina lo sa sulla propria pelle che dall’amore è meglio star lontani.

Innamorata e appagata dal proprio lavoro, e dalla sua amicizia eterna con la amica pazza e allegra Veronica, Marina si dedicherà anima e corpo ai suoi bimbi.

Ma l’amore ritornerà nella sua vita e le riflessioni che implica tutto ciò porterà Marina e chiudersi in se stessa e ad affrontare le proprie paure.

Marina e Dario sono alla ricerca del loro riscatto personale, entrambi bloccati da quel passato che li limita nelle emozioni.

Uno stile attento, descrittivo, semplice e lineare, scritto in terza persona non toglie il gusto nella lettura anzi dona quel rapporto impersonale tra narrante e lettore, la distanza di spettatore e protagonista che accattiva, ammalia e affascina.

Emozioni vere, un romanzo introspettivo, che ti induce a riflettere, a cercare di capire e di trovare le giuste risposte.

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