Recensione “Chi di rosa ferisce” di Daniela Saviozzi

 

Il matrimonio di mia sorella Sara è alle porte e siamo tutti impegnati con gli ultimi dettagli. Sostenere la sposa nei suoi sbalzi d’umore sta diventando un’impresa, per non parlare del fatto che io, Giada Celli, non abbia uno straccio di fidanzato da un secolo. Non che me ne vergogni, ma dato che sarò costretta a passare un’intera giornata al fianco del mio ex a questo evento, presentarsi con un bel fidanzato poteva essere un modo per dimostrare che a me, di LUI, non importa più niente. Solo, non avevo previsto alcuni piccoli dettagli: lo sfarfallio nello stomaco nel rivederlo dopo anni? La mia goffaggine che sfiora punte disarmanti ogni volta che è nei paraggi? Senza dimenticare la spilungona bionda in rosa shocking con cui LUI ha avuto la brillante idea di presentarsi. Quante probabilità ci sono che io ne esca intera? E poi, quel sentimento che ci legava, si è davvero esaurito? Non vi resta che scoprirlo insieme a me nella settimana più delirante della mia vita in cui dovrò fare i conti con imprevisti, una sposa ansiosa, idee bizzarre e cascate di cuoricini rosa, il colore più odiato da chi come me ha chiuso con l’amore. Oppure no?

 

Lo ammetto ho scelto questo libro per la cover, mette allegria e ti lascia quel sorriso da ebete stampato sulle labbra.

Mi è piaciuta molto la dinamica e il ritmo della lettura, scorrevole e con quel pizzico di brio e ironia che non guasta mai.

Rosa la cover, rosa la trama.

Il ritorno di fiamma fa sempre breccia nel cuore delle lettrici e questo non è da meno.

Il pov è femminile e ci divertiremo molto a sapere e sentire tutti i grilli che passano per la testa della nostra bella protagonista.

Incandescente, scattante, uno spasso insomma, Giada si districherà tra risentimento, cedimento, battibecchi e la sua indole da eroina della situazione, in un matrimonio che sembra già iniziare con il piede sbagliato (ma non per gli sposi, s’intende).

Lei, che odia il cambiamento e ama la sua routine, si ritrova il suo ex a portata di naso, a un soffio da lei e a dividere l’altare nel giorno più importante della sorella Sara.

E se avesse varcato quelle benedette porte scorrevoli a tempo debito?

Mi sono divertita, e non capita spesso in un libro, però avrei preferito qualche capitolo anche dal punto di vista di Luca.

 

 

firma Claudia

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