Recensione “Cercasi amore a lieto fine” di Paola Servente

 

Sara non crede più nell’amore. Dopo l’ennesimo deludente incontro su Tinder, ha scelto di concentrarsi solo sul lavoro. Con le due amiche di sempre gestisce un’agenzia davvero speciale: la DreaMaker, che trasforma i sogni in realtà. Ma quando le tre ragazze per caso si incontrano – e scontrano – con i 611, la band internazionale più cool del momento, la loro vita prende una svolta imprevista, che costringe tutti a una insopportabile convivenza forzata tra le mura dell’agenzia. Ma, si sa, i guai non vengono mai da soli: Michael, il frontman del gruppo, ha perso l’ispirazione e in giro già si dice che sia un artista finito. Quale modo migliore per distrarre il mondo del gossip se non farsi fotografare in compagnia di una ragazza bella e misteriosa? Forse, in fin dei conti, essere costretto a vivere fianco a fianco con Sara potrebbe avere dei lati positivi… A scherzare col fuoco però ci si può bruciare, vero Michael?

 

Sara e le sue amiche, Elisa e Vittoria, hanno un’agenzia, la Dreamaker, e realizzano sogni della gente, svariati e per certi versi anche assurdi, perlopiù.

Si incontrano per puro caso in un locale con i 611, band del momento, incontro-scontro per precisare e, a causa della sentenza di un giudice, si ritroveranno a dividere l’ufficio per ben ventuno giorni.

Le tre streghe “Ursula Maga Magò e Malefica”, così le tre amiche verranno chiamate dalla band, e inizia veramente il finimondo in quell’agenzia.

Ad allietare l’atmosfera arriverà anche il giudice che si offrirà volontario per realizzare sogni.

La banda al completo “due star della musica internazionale e un giudice in pensione, si adopererà alla realizzazione dei sogni dei clienti, tra scaramucce e battibecchi, confessioni del passato, crisi di scrittura, la storia si dipana in modo scorrevole e con qualche bell’accorgimento su emozioni vissute e da vivere.

L’importanza dei sogni è messa al primo piano, sogni a volte irrealizzabili, sogni troppo agognati, un ultimo sogno ancora, un concerto da preparare, dei valori da salvaguardare.

Questa volta Paola si serve dell’ironia per affrontare temi difficili da digerire “si è tarpata le ali, per non vivere quella felicità che il destino ha negato…”

Un bel romanzo rosa, con tanto di romanticismo e protagonisti di eccezione, un frontman e un’imprenditrice, uno che scrive sogni l’altra che cerca di realizzarli.

“Dille che aver paura ci protegge dalle cadute, ma averne troppa non ci fa volare.”

Perché, ebbene sì, è una canzone d’amore con tanto di dichiarazione e questa volta non deve travisare.

 

 

firma Claudia

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