Recensione “By any other name “ Di Lauren Kate

Con una carriera di successo come redattrice di romanzi e un fidanzato che possiede tutte le novantanove caratteristiche di una lista curata nei minimi dettagli, Lanie è al settimo cielo. Un giorno le viene data l’opportunità che aspetta da sempre: lavorare con l’autrice di fama mondiale che è anche la sua più grande ispirazione nella vita e in amore: Noa Callaway. E pensare che quando era solo una ragazza, si era affidata proprio ai suoi libri per risollevarsi dalla perdita di sua madre e trovare la giusta via. Noa Callaway è quindi qualcosa di molto di più che l’autrice di punta della casa editrice per cui lavora Lanie e da cui dipende il suo futuro e quello dei suoi collaboratori e amici, Meg e Rufus. Per ottenere la tanto desiderata promozione (e salvare i bilanci della società!), tutto quello che Lanie deve fare è curare il blocco dello scrittore di Noa. Eh, già, perché Noa, per la prima volta, è in ritardo di quattro mesi sulla consegna: un vero disastro. Sembra semplice, no? Ma c’è qualcosa di più: se nessuno ha mai visto o parlato con la misteriosa Noa Callaway non è solo per una scelta di marketing, ma anche per un motivo inimmaginabile che sconvolgerà il mondo di Lanie, mettendo in discussione tutto ciò che credeva di sapere. 

 

 

 

Hi readers Sale e Pepe,

Oggi parliamo di “By Any Other Name” di Lauren Kate.
Come ho detto quando ho ricevuto questo libro, ero davvero curiosa di leggerlo per due motivi: è una rom-com ambientata in una casa editrice, cosa che mi aveva intrigato e poi… non avevo per niente apprezzato la serie Fallen della stessa autrice.

Eh allora vi chiederete, perché chiederlo? Tanto per avere il libro? No, non sono il tipo.

L’ho chiesto proprio perché non vedevo l’ora di capire se in versione romance l’autrice mi avrebbe convinta, anche perché, come ho detto, la trama mi incuriosiva.

Forse ero troppo “eccitata” o comunque avevo aspettative troppo alte perché, purtroppo, non sono riuscita ad apprezzare fino in fondo questa lettura.

Sarò sintetica sul perché non mi abbia convinta.
In primis perché il libro è breve e poi perché non ho davvero molto da dire.
Infatti, non saprei come approfondire maggiormente senza fare spoiler o tediarvi in dettagli inutili o spiegazioni che non capireste senza averlo letto.

Secondo me, questa storia è una lettura, perdonatemi il termine, banale, anche se scritta bene.

Una classica love story fatta di incomprensioni, litigi e tensioni, per me un po’ too much.

 

L’idea di base è sicuramente bella, ma lo sviluppo e, purtroppo, anche i personaggi non sono il top, anzi vanno dal fastidioso al carino.

In particolare non ho apprezzato la protagonista, un po’ troppo sopra le righe e piena di cliché.

In certi momenti ho faticato parecchio a comprenderla e quindi anche a sentirmi in sintonia e empatizzare con lei e fidatevi, all’inizio mi era sembrata una protagonista affine.
È una lettrice appassionata che ama i libri e ci lavora anche, per cui praticamente volevo essere lei!

Non ho avuto le stesse difficoltà con il protagonista maschile, molto ben caratterizzato, ma comunque dimenticabile, così come altri personaggi secondari che ho trovato carini ma nulla di più.

In sostanza: voto per l’idea cinque stelle, voto per il resto una stella.
Media e quindi, voto finale, 3 stelle!


Tivvy


 

Giovanni

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