Recensione “Bryan: Bond of Brotherhood” di Anna J. Scott

 

Bryan è il più giovane dei fratelli Davies, ma non per questo il più tranquillo dei tre. Sin da piccolo si è sempre dimostrato problematico e con un carattere molto difficile da gestire, fino al punto che è divenuto complicato, persino nella cerchia della sua famiglia, trovare ancora qualcuno che creda in lui. Tra eccessi ed espedienti riesce comunque a non sprofondare negli abissi dei suoi angoli più bui, soprattutto grazie al suo lavoro da personal trainer e a quella che sembra essere l’unica costante della sua vita: Eleanor.

Una notte maledetta, però, cambia tutto. A causa di un gioco finito male, tra i due lo strappo è inevitabile. Ele scappa a Praga e Bryan, sconvolto dalla gravità della situazione e spaventato persino da se stesso, la lascia andare. Ma nel destino di due anime tanto difettose quanto simili, non era scritto quel tipo di finale. Bryan si sveglia di colpo da un incubo lungo cinque anni, pronto a riprendersi ciò che gli è sempre appartenuto, ma a che prezzo? Quando si tocca il fondo, la risalita non è di certo immediata, né garantita, e bisogna scottarsi parecchio prima di tornare a vedere la luce…

“Farlo con Eleonor era come andare su una montagna russa di emozioni.”

Anche quest’oggi ringrazio il blog @letturesalepepe per la lettura che ho letto in collaborazione con loro.

Bryan di Anna J. Scott è il secondo volume di una dilogia di genere Contemporary romance.

Questa è la storia di Bryan ed Eleonor e di come, dopo un’esperienza drammatica, il primo decide di riconquistare Eleonor. I due si sono persi di vista, la loro separazione è stata in parte necessaria (per fare ripartire le loro vite) e in parte voluta dalla famiglia di Bryan. La loro background story è solo accennata e ammetto che, non avendo letto il precedente volume, i punti oscuri erano moltissimi ed era difficile investire emotivamente nella storia dei protagonisti.

Si tratta di un libro che ruota attorno al sesso e all’attrazione fisica. Bryan è innamorato di Eleonor, ma non c’è alcuna tenerezza o romanticismo nel modo in cui i due protagonisti sono connessi. Sembra davvero che la chimica sessuale fortissima sia il pilastro del loro legame. Sono due calamite incapaci di separarsi e i due, a dispetto dei GROSSISSIMI rischi che affronteranno per ricongiungersi, sono disposti davvero a tutto.

Nel romanzo, impregnato di scene spicy e con quel pizzico di angst causata dagli antagonisti che i protagonisti devono fronteggiare per ritornare insieme, assistiamo a una storia comunque lineare ma molto oscura. Tra mafia, crimini, esperienze traumatiche e scene adrenaliniche, Bryan ed Eleonor proveranno in ogni modo a riavvicinarsi.

Oggi non posso fare altro, a malincuore, che esprimere un parere, per alcuni aspetti, negativo sul romanzo. La scrittura è chiara e il libro è scorrevole, ma la storia non mi ha convinto. Troppo, troppo breve perché si possa fare il tifo per i personaggi al centro della storia. I tropes utilizzati, inoltre, per descrivere la scena finale non mi sono mai piaciuti e mi hanno dato l’idea di una storia poco realistica in cui, alla fine, anche le più spaventose minacce non avrebbero mai davvero influito sull’esito della storia.

Giovanni

firma Claudia

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