Recensione “Boyfriend Experience “ di Erika Wilde & Carly Phillips

Lui è il pacchetto completo.

Solo che… Eric Miller non è in cerca di una relazione a lungo termine. E quando un amico lo iscrive a sua insaputa a una app chiamata Boyfriend Experience, non è affatto contento.

Non ha di certo problemi a trovare donne per conto suo. Ma quando una notifica lo avvisa che qualcuno ha bisogno dei suoi… servizi, si incuriosisce a tal punto da dare un’occhiata al profilo della sexy, vivace brunetta che lo vorrebbe come diversivo a un evento di famiglia, e non le sa resistere.

Evie Bennett ha bisogno di un fidanzato, e subito. Uno che l’accompagni al raduno con i parenti in modo da non dover spiegare che di recente è stata mollata. Di nuovo.

Lei è più che felice di essere una donna indipendente, ma cosa ci puoi fare quando il tuo nuovo boyfriend per finta comincia a sembrarti l’uomo perfetto?

 

Abbastanza scontato, purtroppo è l’unico sentimento che mi suscita questo libro.

Siamo di nuovo alle prese con una donna che è stata mollata dal ragazzo poco prima di una riunione di famiglia, e per non sentirsi compatita, trova un uomo che si finga il suo fidanzato. Niente di nuovo all’orizzonte, quindi! La differenza sta solo nel fatto che Erik e Evie si trovano tramite un’app ideata da un amico comune. Erik all’inizio è restio a farsi coinvolgere, ma appena incontra Evie scatta qualcosa in lui, non proprio un colpo di fulmine, ma ci si avvicina parecchio.

Altra cosa che lo differenzia da trame simili, è la componente attrazione: l’autrice sceglie di farla esplodere subito, perché nonostante Erik abbia messo in chiaro di non essere fatto per relazioni a lungo termine, Evie non si fa spaventare e lo esorta a lasciarsi andare senza pensare al dopo. Riguardo a questo, mi sento di dover fare un appunto: è stato usato un dirty talking che, per quanto mi riguarda, risulta forzato e poco in linea con la tramaÈ una storia che evolve in modo delicato e tenero (a parte, come dicevamo prima, per quello che riguarda l’elemento sesso), quindi le parole ca**o e pas***a, ripetute troppe volte, a me, non sono piaciute.

È stata inserita una componente emotiva di profondo impatto, un lutto avvenuto anni prima che giustifica scelte e situazioni vissute da Erik. Questo è forse l’unico punto di vera forza del libro, qualcosa che tocca davvero le corde del lettore e che fa stringere il cuore. L’autrice prova a ravvivare la storia, quando l’ex di Evie si fa avanti, ma dura la lunghezza di una manciata di righe, troppo poco per creare scompiglio o gelosia.

Esilaranti sono i genitori di lei e le loro vedute “aperte”, un po’ alla “Mi presenti i tuoi?”, comunque apprezzati e sopra le righe.

La narrazione avviene in terza persona al passato dal pov di entrambi, con una scrittura abbastanza fluida se non per alcuni refusi, e forse anche qualche piccolo inciampo di traduzione.

Quindi, tirando le somme, non è un libro originale ma che si fa leggere senza impegno e con facilità.

Alla prossima!

 

 

BARBARA M

firma Claudia

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