Recensione “Bones and all” di Camille DeAngelis

 

 

 

Maren Yearly è una giovane donna che desidera ciò che desiderano tutti: vorrebbe essere ammirata e rispettata. Vorrebbe essere amata. Ma Maren ha anche delle esigenze particolari e segrete, che l’hanno costretta a una specie di esilio dal genere umano. Si odia per quella cosa brutta che fa, e per ciò che la cosa brutta ha fatto alla sua famiglia e al suo senso di identità, per come la cosa brutta determina il suo posto nel mondo e il modo in cui le persone la vedono e la giudicano. In fondo, non ha scelto lei di essere così. Perché Maren Yearly non si limita a spezzare cuori: li divora. Letteralmente. L’amore può avere molte forme diverse, ma per Maren finisce sempre nello stesso modo: lei che nasconde le prove e sua madre che carica i bagagli in auto. Ma quando, il giorno dopo il suo sedicesimo compleanno, la madre l’abbandona, Maren decide di andare in cerca del padre che non ha mai conosciuto. E finirà per scoprire molto più di quanto si aspettasse: perché, oltre a suo padre, sta cercando se stessa.

Inizio subito con una notizia bomba: per l’ennesima volta mi sono lasciata distrarre dalla copertina e ho scelto di leggere il libro a scatola chiusa. Non sapevo la trama né tantomeno conoscevo il genere, così, sono rimasta folgorata e ho aperto il kindle.

Dopo le prime pagine un sospetto, quasi certezza, ha iniziato a frullarmi nel cervello e così, quasi vergognandomi di me stessa sono andata a leggere sia il genere che la trama e già alla parola “horror” mi si sono drizzati i peli sulle braccia, quando poi ho letto la trama ho deglutito a vuoto e ho ripreso il kindle in mano.

Vi dirò, nonostante non mi fossi quasi mai approcciata a questo genere, la lettura mi è scorsa veloce e la curiosità ha avuto la meglio rispetto ai cuori e ai fiori che la mia testa fantasticava.

Già il titolo dice tutto, ma non conoscendo bene l’inglese ho dovuto aspettare la divina provvidenza di mia figlia per capire che il titolo in italiano era “Ossa e tutto”. Lo so, starete ridendo di me e vi giuro per un po’ mi sono presa in giro da sola.

Detto questo, vi posso assicurare che anche se si tratta di un genere molto ma molto particolare, la storia di Maren vi entrerà subito nel cuore, perché, se per un attimo ci lasciamo alle spalle le sue gesta, troveremo soltanto una ragazzina sola, sola e con una marea di domande che, piano piano, riceveranno delle risposte parziali e la porteranno ad accettare la sua condizione e a vivere una vita quasi normale.

Un libro intenso, poco ma sicuro, soprattutto a livello emotivo, questo non è il classico splatter che potete immaginarvi, ma è un vero e proprio percorso. Il percorso di questa ragazzina che cerca sé stessa, ma soprattutto che cerca il perdono. Un perdono che non arriverà mai, ma che comunque continua a inseguire.

Così come lei divora corpi, io ho divorato il libro e sono arrivata al finale, felice di essermi lasciata stregare dai colori invece che dalle parole.

firma Claudia

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