Recensione “Blue Swan” di Maria Antonietta

 

 

 

Brillante avvocato milanese, William si ritrova a festeggiare l’ennesimo successo professionale in un locale un po’ sui generis. Lì, incontra una conturbante cubista che lo coinvolge e cattura in un sensuale gioco di danza… ma nulla è come sembra.

Studente di giurisprudenza, Lorenzo si arrangia come può per conciliare lo studio al lavoro, inseguendo il sogno di bambino di diventare un grande giurista. Una sera, uno strano scherzo del destino gli fa incontrare l’uomo che ammira e al quale si ispira… ma nulla è ciò che sembra.

Oltre i pregiudizi e un doloroso passato, per William e Lorenzo inizia un lungo viaggio di ricerca e riscoperta, che ribalterà ogni loro certezza e getterà le basi per un nuovo inizio.

Scritto in terza persona, la storia si presenta scorrevole e abbastanza accattivante.

William, vedovo con una giovane figlia e una carriera avviata di avvocato e di professore universitario.

Lorenzo, spasimante della figlia, studente in legge e con un lavoro non comune, necessario per aiutare a famiglia.

Una notte qualunque, un appuntamento nel locale sbagliato, un’attrazione inaspettata per una dolce e sensuale Lolita.

Ma nulla è quello che sembra.

Ridimensionarsi, riscoprirsi e… innamorarsi.

Una fata madrina di eccezione, la figlia, un amore inconsueto.

L’attrazione del diverso, la voglia di osare e “Tu sarai la mia rovina”.

Ogni certezza verrà messa in un angolo e dar sfogo alle proprie libertà e a quei battiti irregolari di un cuore nuovamente innamorato.

“Un rumore, il vento che mi sveglia… e sei già qua. Andrea Bocelli”

ELEONORA

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