Recensione: “Blow out the candles” di Grazia Di Salvo, Serie: Breathe #2

 

 

 

 

 

Prima di baciare il suo migliore amico, Cody Myles è sempre stato convinto di essere eterosessuale. Ha una vita costruita alla perfezione, in fuga dai dolorosi pregiudizi del luogo in cui è cresciuto, e l’ultima cosa che si aspetta è di finire a letto con un uomo che non conosce.
Jake Blanchard vive alla giornata: lavori occasionali e scopate di fortuna sono l’unico sfogo che ha per dimenticare il vuoto lasciato dalla morte del suo migliore amico, Cassian Doyle.
In Cody, Jake vede soltanto uno sfogo, un tentativo di annullare i pensieri, che l’altro è più che felice di assecondare. Non sono necessarie parole, entrambi possono sopravvivere con i loro segreti. Quando si ritrova costretto a chiedergli aiuto, però, Jake scopre ben presto che Cody è una persona a cui è fin troppo semplice affezionarsi. Anche se tra quelle parole non dette si celano una notte di sbagli e una bambina rimasta sola al mondo.

Non amo molto i libri dove presente e passato si alternano con frequenti flash back e salti temporali: fatico a seguirli e ogni volta che sono costretta a uscire o rientrare da ciò che accade in un determinato momento, vengo freddamente distolta dall’atmosfera in cui sono avvolta, e il mio coinvolgimento emotivo ne risente.

Questo romanzo non ha fatto eccezione; è molto bello, non fraintendetemi, ma soprattutto nella prima parte l’ho trovato un po’ confusionario. All’inizio di ogni capitolo è riportata la data cui gli avvenimenti raccontati fanno riferimento, ed è importante memorizzarla per capire cosa è accaduto ai protagonisti prima del loro incontro; il problema è il continuo saltare avanti e indietro negli anni e l’eccessiva attesa prima di avere alcuni chiarimenti sulle loro vite. Credo che questi aspetti, infatti, abbiano appesantito molto la fluidità del romanzo e la sua comprensione. Ovviamente, il mio è un parere personale legato a preferenze stilistiche e a nient’altro, perché comunque non posso negare che la storia tra Cody e Jake sia davvero bella e toccante!

Diversi eppure molto simili, entrambi i protagonisti sono stati segnati duramente da un passato difficile da lasciare alle spalle. Cody, infatti, è un uomo cresciuto in un paese abitato da persone con mentalità molto ristrette e dove l’omosessualità era del tutto inconcepibile. Per anni ha tentato di soffocare se stesso cercando di adeguarsi in tutto e per tutto a quella “normalità” osannata anche dalla sua famiglia e arrivando quasi a convincersi di non essere attratto dagli uomini … almeno finché non incontra Jake.

Jake, invece, non ha problemi a vivere la sua omosessualità; il suo problema più grande è concedersi la possibilità di tornare ad amare ed essere amato dopo la morte dell’unico uomo che ha rapito il suo cuore. Con lui ha vissuto un amore talmente profondo, ma anche totalmente alienante da renderlo dipendente e impossibilitato a pensare una vita al di fuori di quel rapporto (tra l’altro mai vissuto fino in fondo).

L’incontro tra Cody e Jake, inizialmente caratterizzato da una forte attrazione fisica e dalla necessità di staccare la spina da tutti i pensieri e i tormenti della quotidianità, si trasformerà ben presto in un rapporto più profondo. L’intensità dei loro sentimenti, infatti, e il bisogno, o la voglia, di appoggiarsi l’uno all’altro per far fronte ad alcuni e importanti imprevisti (di cui non anticiperò nulla), li faranno maturare, desiderando una svolta per le loro vite.

Per pianificare il futuro, però, entrambi dovranno riuscire a “Spegnere le candele” rimaste accese sul loro passato.

E’ davvero una storia ricca di significati che pone l’accento sull’accettazione di se stessi, sulla fiducia, sulla crescita personale e sull’amore, quell’amore che rende liberi e non imprigiona. E’ una storia che dona forza e insegna a guardare avanti.

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