Recensione “Black out. Dietro le quinte del lockdown” di Federico Falcone

 

Una serie di interviste in vari campi, pensieri, domande, conseguenze sul lockdown italiano dei mesi di “Febbraio-Marzo-Aprile 2020”.

Un occhio da giornalista sullo stand-by attuato in Italia ai danni di vari settori, si va dal campo economico e politico al campo artistico, toccando mostre, sagre, teatri, cinema, fotografia.

Un occhio clinico, asettico, impersonale.

“Rimaniamo distanti oggi, per abbracciarci più forte domani” con questa frase il premier Conte annuncia il Lockdown e con la frase “Andrà tutto bene”, inizia il crollo di varie attività e un caos mediatico senza eguali.

In piena Pandemia, ancora oggi, leggere questo libro non fa altro che alimentare altre polemiche, come a “buttar benzina sul fuoco”.

L’intera economia del Paese è colpita e attraverso queste brevi interviste anche i settori più “dimenticati” daranno voce ai loro pensieri.

Un messaggio di speranza molto patriottico chiude il libro “la più grande arma degli italiani è la forza. Se c’è da combattere, combattono. Non ci siamo mai tirati indietro.”

E’ stata una lettura che ha dato delle conferme e ha posto sotto un altro punto di vista parecchie peculiarità dell’Italia, una lettura interessante ed esaustiva su molti punti.

La consiglio.

ELEONORA

 

Loading

La nostra votazione

Pubblicato

in

da

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *