Recensione “Basta un poco di thè” di Adriana Romanò

La vita sentimentale, sociale e professionale di due amiche trentenni di Milano, già presentata da Adriana Romanò in Tisane d’amore e altri incantesimi, ritorna in nuove vesti, ai tempi del Covid-19. Perché, nel romanzo come nella vita reale, oggi le complicazioni sono tante e l’amore a volte non basta, ma una buona bevanda, calda o fredda, può sempre aiutare.

Il lockdown imposto dalla pandemia ha messo molti a dura prova: Selvaggia ed Elettra non fanno eccezione. La prima si rende conto che non può più contare su Alex, ormai in piena spirale autodistruttiva a causa di un lutto, e fa la conoscenza di un ragazzo che sembra prendersi davvero cura di lei; la seconda vive una seconda adolescenza, tra seducenti istruttori e Tinder Boys occasionali, che però non colmano il suo vuoto interiore. Nonostante le soddisfazioni nella vita professionale, per Selvaggia, e nella sfera sessuale, per Elettra, le due vivono un periodo difficile, che mette in crisi la loro stessa amicizia. Quando le loro vecchie fiamme fanno di nuovo capolino nella loro vita, sarà troppo tardi per ricucire i rapporti, o no?

 

Credere in se stessi sembrava un concetto di semplice attuazione, eppure la sua applicazione era davvero complessa.” È Selvaggia a pensare queste parole, che credo siano alla base dei personaggi in questo e nel precedente romanzo.

Ci ritroviamo con gli stessi protagonisti “Tisane d’amore e altri incantesimi”, ma dopo il lockdown dovuto al virus Covid-19.

Alex ha “perso la bussola”, come dice lui stesso e riuscirà a farsi aiutare solo dalla sua psicologa, lasciando indietro e in disparte tutti gli altri. Ma, finalmente, avrà la possibilità di riprendere in mano la propria vita e scoprire delle verità che gli sono state nascoste decisamente per troppo tempo. Selvaggia ha un cuore enorme, una pazienza infinita e avrà modo di capire cosa è meglio per se stessa.

Elettra ne combina una peggio dell’altra. Anche noi, come i suoi amici, stenteremo a riconoscerla e quando verrà messa alle strette, vedremo di che pasta è fatta davvero. Vedremo se sarà in grado di capire ciò di cui ha bisogno davvero.

Mi ha fatto piacere avere la possibilità di avere uno spaccato della vita umbra di Enea. Di capirlo e conoscerlo meglio.

Per quanto riguarda Giada e Dario… beh, che coppia! Li ammiro, sono stranissimi ma perfetti insieme. E con una nuova aggiunta, se la Romanò deciderà mai di raccontarci qualcosa in più su di loro, penso potremmo vederne delle belle.

La lettura è sempre scorrevole e divertente, pur avendomi fatta commuovere diverse volte. La si può considerare leggera sia per la lunghezza che per i temi trattati, ma va letto per bene, capendo fino in fondo di cosa parla davvero il libro.

Spero di avere la possibilità di leggere altro di questa autrice e spero leggiate qualcosa di suo anche voi.

 

 

firma Claudia

ELEONORA

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