Anno del Signore 376. Mentre l’impero romano è piagato dalla corruzione e dalle tensioni sociali, una nuova, spaventosa minaccia si profila all’orizzonte: i Goti, bellicosa popolazione barbarica, si stanno ammassando lungo il Danubio, intenzionati a invadere l’impero. I Romani non lo sanno ancora, ma si tratta dell’invasione che, nel giro di un secolo, porrà fine al lunghissimo dominio dell’Urbe. Alessandro Leopizzi racconta questo fondamentale momento storico attraverso gli occhi di due coppie di protagonisti. Da una parte il tribuno Balbo e la recluta Lucio, che si trovano a fronteggiare l’invasione mentre il tessuto imperiale si sgretola attorno a loro; dall’altra, la giovane Vanadis, che da profuga si trasforma in potente signora della guerra, e il re Fritigerno, impegnato a tenere unite le caotiche fila del suo popolo. Le storie dei quattro si intrecceranno in un percorso che si snoda in mezzo al sangue e alla guerra, verso la grande battaglia finale di Adrianopoli. La grande battaglia per il destino di Roma è cominciata.
L’Impero Romano, la sua grandezza e le continue minacce che subisce nel corso degli anni.
L’onnipotenza di Roma e i romani suoi sudditi contro i Goti, una popolazione sconosciuta che darà del filo da torcere alla grandezza di Roma.
Quattro protagonisti che si fronteggiano su fronti opposti daranno voce a battaglie sanguinose, sotterfugi, misteri e cavilli in campi di sangue e di guerra.
I quattro protagonisti vedranno le loro storie intrecciarsi in maniera sublime dall’autore.
Quattro protagonisti, quattro storie su un unico sfondo, “L’antica Roma”.
E la battaglia finale? Adrianopoli farà da palcoscenico e l’adrenalina sarà a mille.
Romanzo storico non eccessivamente pesante, abbastanza scorrevole con soli troppi nomi da ricordare.
Recensione “Assalto all’impero” di Alessandro Leopizzi
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