Recensione “Armi e bagagli” di Urban e Roux (Serie Armi & bagagli vol.1)

trama

Una serie di omicidi affligge la città di New York. L’FBI e la polizia brancolano nel buio: si sospetta che il killer sia uno solo, ma gli indizi sono talmente scarsi e indecifrabili da non fornire alcuna pista. Quando a rimetterci le penne sono due agenti del Bureau, però, il caso diventa di importanza vitale per l’FBI.

L’agente speciale Ty Grady è reduce da un incarico sotto copertura finito molto male. È arrogante e litigioso, ma è anche il migliore in quello che fa. Quando però lo mettono in coppia con l’agente speciale Zane Garrett, è odio a prima vista. Garrett è l’agente modello: serio, sobrio e devoto − il che rende la loro collaborazione la classica accoppiata ‘sbirro buono-sbirro cattivo’, gli opposti complementari. Entrambi gli agenti capiscono, da subito, che la vera difficoltà del caso non sarà l’assenza di indizi, quanto il dover lavorare insieme.

Appena arrivati sul posto, però, l’assassino colpisce ancora − e questa volta il mirino è puntato su di loro. Costretti a fuggire e a nascondersi, e al tempo stesso decisi a scovare l’uomo che li ha presi di mira, Grady e Garrett devono trovare il modo di lavorare insieme − e alla svelta, se non vogliono diventare altre due tacche sul coltello dell’assassino.

recensione

Quando inizi a leggere “Armi e bagagli” ti ritrovi subito davanti ad un crimine. Poi incontri Ty seccato e stanco, infine Zane, tutto elegante nel suo completo e nella sua nuova promozione nuova di zecca.
Quando ti vengono descritti insieme per la prima volta li vedi come il giorno e la notte e non hai davvero idea dell’effetto devastante che questi due avranno su di te. Se c’è una cosa che va detta subito è che Ty e Zane creano dipendenza. L’ho scoperto a mie spese quando, dopo aver letto il primo libro, mi sono ritrovata in una sorta di limbo della disperazione in attesa che uscisse il secondo capitolo della loro storia. Sì, perché Ty e Zane non sono due protagonisti comuni, sono uomini spigolosi e forti che non si piegano facilmente. Sono uomini di una profondità disarmante e con un passato di cui portano infinite cicatrici sia dentro che fuori.
Insieme sono come il fuoco vivo fin da subito, quando si ritrovano a lavorare fianco a fianco in un grosso caso di omicidi seriali. Due agenti federali che in apparenza non potrebbero essere più diversi. Ty sembra un po’ rozzo e ribelle, uno che non si fa davvero alcun problema a trasgredire alle regole se questo serve a raggiungere il suo scopo. Zane appare più riflessivo, più calmo e intenzionato a seguire tutte quelle regole di cui al suo partner non frega proprio nulla.
Si pungolano fin da subito offrendoci un assaggio di quei caratteri che appaiono così diversi ma poi…. Poi inizi a conoscerli, inizi a sentire l’attrazione tra loro, forte, impulsiva, intransigente. Inizi a vedere il lato gentile di Ty mescolarsi con quello a tratti rude di Zane e ti innamori.
Ti innamori di loro, del modo in cui viene narrata l’indagine, descritta con ritmi densi di azione e pregna di particolari che ti fanno sentire che sei lì sul campo insieme a loro a cercare quel colpevole che sembra essere sempre un passo avanti. Ti innamori del loro modo di avvicinarsi uno all’altro, un po’ schivi e un po’ fuori controllo, perché ad un certo punto stare lontani diventa praticamente impossibile.
Leggerlo sì o no? Non c’è neppure da chiederselo. Occorre solo fare attenzione agli effetti collaterali. Ty e Zane non vi lasceranno scampo.

Sensualità:

cuori4

Recensione:

Firmabriciola

Editing:

mandy

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