Recensione “Annegare” di Stacy Kestwick

 

 

 

Le ciambelle erano la sua debolezza.
Se Sadie Mullins non fosse andata a correre in spiaggia – per bruciare le calorie dovute alla sua dipendenza da ciambelle – non avrebbe notato quell’uomo, immobile nell’acqua, e non si sarebbe tuffata per aiutarlo.
West Montgomery avrebbe dovuto esserle grato e ringraziarla.
Fine della storia.
E invece non è andata così.
Maledette ciambelle!

Che dire, la trama svela ben poco ma di sicuro incuriosisce…

Così, dopo quelle poche righe allegre e misteriose, ho cominciato a leggere questo romanzo ritrovandomi, nel giro di pochi minuti, a Reynold’s island, nella Carolina del sud, un’isola baciata dal sole, circondata da un oceano blu con tanto di surfisti da manuale, incantevoli ville affacciate sulla spiaggia, musica e divertimento. Un sogno, non trovate?

È qui che ho conosciuto Sadie e West, scoprendo dettagli della loro vita, del loro passato e soprattutto del loro amore, un sentimento intenso e passionale ma costantemente messo alla prova da fraintendimenti e situazioni alquanto ambigue.

Sadie è una ragazza moderna, determinata e sveglia ma anche insicura e bisognosa di conferme.

Tradita dal fidanzato, decide di rifugiarsi a Reynold’s island, a casa di un’amica, per riprendere in mano le redini della propria vita, lasciare da parte storie serie e malumori e dedicarsi esclusivamente al divertimento e alla leggerezza.

Peccato che non ha fatto i conti con l’affascinante West Montgomery! Surfista, barman, capo di una azienda legata alla pesca, bello, sexy e, ovviamente, l’uomo più ambito da tutte le donne dell’isola!

Durante una corsa sulla spiaggia, Sadie incontra West. La conoscenza tra i due sarà piuttosto rocambolesca ma destinata a lasciare un segno. La chimica fra i loro corpi, infatti, non mancherà d’insinuarsi anche nelle loro teste e, benché entrambi non siano alla ricerca di storie serie, dovranno capitolare cedendo a un sentimento inaspettato. Fragilità, insicurezze e gelosie saranno all’ordine del giorno e metteranno a dura prova i nostri protagonisti che dovranno fare chiarezza dentro e fuori loro stessi per fortificare le basi di un rapporto non ancora maturo.

Il romanzo è scorrevole, lineare e ben scritto. Ciò che non mi ha convinta del tutto, però, è stato lo sviluppo della trama. L’ho trovata infatti un po’ troppo semplice e ripetitiva nel contenuto, con una motivazione di fondo, legata all’agire dei personaggi, un po’ debole, che ha faticato a reggerne la struttura e che spesso si è rivelata un susseguirsi di scene forse già viste. I personaggi, sia quelli principali che quelli secondari, sono adulti ma le personalità, i dialoghi e il modo di affrontare equivoci e malintesi sembrano più sulla linea di confine tra l’adolescenza e la maturità.

Sicuramente meglio dopo la metà del libro.

È comunque una bella storia da leggere comodamente sdraiate sotto il sole, con un cocktail in mano, magari davanti a un oceano, buttando ogni tanto un’occhiata qua e là ai surfisti in azione.

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