Recensione “Anima di fuoco” di Azzurra Pasquali

 

Gli ingranaggi si inceppano.

I cerchi si chiudono.

L’intelligenza artificiale che comanda il Bodhi porta alla luce tutti i suoi segreti.

Chi riuscirà a sopravvivere alla tempesta che sta per investire quello che resta dell’umanità?

 

Non puoi nasconderti.

Non puoi scappare.

Non puoi fidarti di nessuno.

 

Finisci l’avventura di Inara, Ary e Nick nel volume conclusivo di Bodhi, Anima di Fuoco.

 

Secondo e, quindi, ultimo capitolo della dilogia del Bodhi, in cui ritroviamo i vecchi personaggi, ma ne conosciamo anche di nuovi, uno in particolare sconvolgerà le vite di tutti gli abitanti di Ellie: Will.

In “Anima di fuoco” non c’è tempo da perdere. Will è fuggito da una vespra che stava per uccidere anche lui, insieme agli altri abitanti di Eric e stava per rimetterci la pelle anche durante il salvataggio da parte di Jack…

Will è portatore di notizie che la memoria storica di Ellie non vuole far sapere a nessuno: i tempi stringono per ciò che resta dell’umanità e qualcosa di nuovo deve nascere. Ma dove c’è nuova vita, ci dovrà essere anche tanta, tantissima morte.

 

Ogni volta che leggo un libro della Pasquali, arriva il punto in cui mi chiedo come caspita faccia a inventare storie simili, talmente verosimili, possibili e con personaggi tanto vividi da vederli di fronte a noi mentre leggiamo. La sua è una mente dalla sconfinata fantasia che mi affascina all’inverosimile. Crea dei libri in cui si svolge il ciclo della vita di un mondo intero, percepiamo le emozioni dei personaggi, la loro paura, la voglia di redimersi, di salvare e salvarsi, di diventare altro… E poi la scrittura: sempre fluida, scorrevole e precisa.

 

Ho avuto modo di apprezzare sempre di più Inara, Nick e anche Jack, mentre Ary mi ha inquietata e destabilizzata.

Inara è un portento, una donna con una forza interiore inimmaginabile. Capace di azzerare se stessa per il bene altrui, per il Bodhi.

Nick è un uomo buono, capace di dare forza e coraggio a chi non ne ha. È uno di quei personaggi che vorresti come amico nella vita reale.

Jack è un figlio di mamma, uno di quelli incapaci di decidere per conto loro perché succubi involontari di una figura estremamente controllante. Mi ha fatto tenerezza, mi è dispiaciuto per lui perché, nonostante tutto, è un bravo ragazzo.

 

Ary… oh, Ary! O dovrei dire quel che resta di lei? Ellie l’ha assorbita, ora sono un tutt’uno. Sono un “loro”. È inquietante quanto essenziale e affascinante allo stesso tempo. Le due sono figure ambigue, ma con un unico scopo: la salvaguardia dell’umanità.

 

Cos’è questo libro? Un’avventura continua, un mondo di emozioni e sensazioni, una precisione quasi maniacale, un libro in cui entrare e farsi trasportare, nella speranza di essere tra i sopravvissuti, perché alla fine sarà quello il dilemma: riusciremo a salvarci anche noi da questa lettura?

Io sono rimasta con gli occhi spalancati e una certezza: Azzurra mi ha dato il colpo di grazia.

 

 

 

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