
Dopo la morte della madre, Hazel è costretta a lasciare la sua casa di Londra e a trasferirsi in Scozia da Jacqueline, una lontana parente che non aveva mai sentito nominare. Tutto meno che entusiasta, la ragazza proprio non riesce a darsi pace per la piega che hanno preso gli eventi. Non solo, il suo sogno di studiare negli Stati Uniti per diventare ballerina professionista è ormai quasi irraggiungibile. Una volta giunta a destinazione, però, ha una sorpresa: Jacqueline vive nell’immenso castello del conte di Lilburn, dove lavora come istitutrice per Hayden, il figlio del proprietario. Tanto affascinante quanto distaccato, Hayden è un mistero dagli occhi di ghiaccio, che sembra nascondere mille segreti. Sin dal loro primissimo incontro, l’antipatia tra Hazel e Hayden è immediata, ma ben presto scoprono di avere in comune più di quanto si aspettavano. Tra enigmi e verità non dette, i loro sentimenti mutano e l’attrazione diventa irresistibile…
Hazel e Hayden: una melodia dolce e malinconica, che arriva dritta all’anima.
Dalla penna inconfondibile di Laura Rocca,
una storia d’amore toccante, che vibra d’emozione.
«Quando sono con lui, il tempo non ticchetta, ma trema: ogni secondo è un brivido che si incide nel cuore.»

Sembra una favola, un principe nascosto nel suo castello, l’inizio “inquietante” della Bella e la Bestia, ed eccoci qui ancora una volta a leggere uno young adult scritto da Laura Rocca.
Lei è… sublime. Come in ogni suo libro sono le emozioni a prendere il sopravvento sulle parole; parole che nascondono tanti segreti, tanto dolore, due cuori spezzati che si cercano, si trovano, si respingono e alla fine si amano.
Hazel e Hayden, due anime spezzate, due anime ferite, un principe prigioniero, una ballerina senza le sue scarpette, un passato simile, un dolore che li accomuna.
“Un albero storto resta tale, non importa quanto si impegni a emulare un talento.”
Parole che feriscono più della lama, che annientano, sminuiscono, annichiliscono, avviliscono. Una vita pronta a rassegnarsi, una vita da non vivere.
Un romanzo che dona molto e che richiede il suo tempo per assaporarlo.
Il rapporto tra i due protagonisti va ben oltre l’amore, ci si affida, ci si racconta, ci si confida, ci si rispetta e si superano i confini del cuore insieme.
Come ogni libro della Rocca, anche questo ci ha regalato emozioni pure, un po’ scettica all’inizio per la giovane età dei protagonisti, ma grata alla fine per questa lezione di vita.




RECENSIONE DEL 25/08/2025

Uno young adult dove luce e ombra entreranno in collisione, dando vita a meravigliosi tramonti.
C’era una volta un principe solitario rinchiuso nel suo castello, doveva celarsi per la maggior parte del tempo e la sua vita era costellata di ombre. Finché, un giorno, arrivò da lontano una ballerina che fuggiva da un passato doloroso, lei era stata l’unica a fargli desiderare di scostare l’uscio per farla entrare nella sua solitudine. Lei, il suo glitch, un delizioso elemento di disturbo in una vita che era stata già declinata all’emarginazione.
Ma i segreti erano più grandi del desiderio di sentirsi un ragazzo normale e quindi cercava di tenerla a distanza con freddezza e crudeltà.
Ma l’anima chiede, l’anima vuole, l’anima brucia e le convinzioni perderanno sempre più terreno a favore di quel raggio di sole che era entrato nel buio della sua giovane esistenza.
Non è stato già abbastanza difficile per Hazel aver perso la madre, ora ha dovuto trasferirsi in Scozia da Jaqueline, una cugina della mamma, e iniziare una nuova vita lontana dalle sue amicizie e dall’amata danza, portando con sé solo l’amore verso il compositore Thánatos e le meravigliose melodie che fanno muovere i suoi passi sinuosi.
“Questa musica è la luce dei miei sogni”
Una vita in un castello, frequentando l’esclusivo college Cavendish, dove continua a sentirsi un pesce fuor d’acqua, l’offerta di amicizia di Chrissy, che si rivelerà essere un’amica fidata e l’incontro con Hayden, il figlio del conte di Lilburn che la ospita.
L’ostilità rivoltale alla prima occasione ci fa intravedere un bell’enemies to lovers e tante scintille.
Il cupo e bellissimo ragazzo si insinuerà nei pensieri di Hazel in un modo che anche lei stenterà a credere; il desiderio di andare sotto agli strati della sua diffidenza la affascinano come “un puzzle che non dovrei voler risolvere in modo così ossessivo, visto che promette di voler mantenere tutti i suoi segreti”
La narrazione è piacevole, il pov di Hazel ci dipinge in modo straordinariamente realistico tutto ciò che la circonda e i sentimenti che si alterneranno nel suo cuore.
Hayden nasconderà, sotto un atteggiamento sprezzante, un dolore acuto, profondo e sedimentato da anni dentro di lui.
Prigioniero nella sua gabbia dorata, il giovane deve rispettare i limiti e i ritmi imposti dal padre sulle sue apparizioni in pubblico, un teatrino ben inscenato per salvare le tanto preziose apparenze.
“Io non ho niente da offrire a nessuno”
Nonostante l’estrazione sociale così differente i due ragazzi avranno fin troppo in comune, dalle passioni agli sfregi dell’animo.
“Lei mi ha accarezzato l’anima la prima volta che l’ho vista danzare”
“Quando sono con lui, il tempo non ticchetta, ma trema: ogni secondo è un brivido che si incide nel mio cuore. Che io lo voglia o no.”
La vita di Hazel è segnata da menzogne del passato e segreti nel presente, e la sua curiosità sfiderà i divieti che le sono stati imposti a protezione delle questioni che riguardano il castello e i suoi abitanti.
Hayden sarà combattuto fra la forte attrazione che prova per il suo glitch e il desiderio di tenerla fuori dalla sua vita segnata.
“Toccami, ti prego, fallo e rifallo ancora! Vattene, girati e non guardarmi!”
L’arco narrativo di questo romanzo è costellato da così tanti sentimenti da sentirsi esplodere, talvolta ci si dimentica dell’intensità delle emozioni adolescenziali quando tutto appare totalizzante, vibrante.
“Mi appartiene in un modo che non puoi capire, ce l’ho dentro. Sarà mia anche quando sorriderà a un altro, quando sarà distante, quando non la potrò vedere. Sarà mia quando sarà felice senza di me, perché l’ho scelto”
Nonostante abbia trovato prolissa e ridondante l’esternazione dei sentimenti, non ho potuto che rimanerne sopraffatta sia da quelli positivi ma soprattutto da quelli pregni di sofferenza. Tutte le sensazioni provate da Hazel sono riuscite a permeare la mia coscienza adulta, risvegliando vibrazioni sopite dal tempo e col tempo mi sono affezionata così tanto ai protagonisti da considerarli un po’ figli miei e, così come accade nella realtà, ci si lascia coinvolgere dai drammi giovanili.
“Hazel, quando danzi sulla mia musica, il tuo corpo diventa la mia musica. Mi sembra di vederla, di poterla toccare”


RECENSIONE DEL 24 LUGLIO 2025

La Rocca è tante parole, ma soprattutto tante, tantissime sensazioni. Racconta il percepibile attraverso le emozioni, tramite parole in poesia, storie d’amore intense, dolorose e potenti.
Non ci va leggera, quello mai, e ti fa sentire tutto, fin nel profondo, dall’effimera felicità, attimi da ricordare, fino al dolore più dilaniante.
“L’anima chiede. L’anima vuole. L’anima brucia”
Questa è una frase che si ripete spesso nel corso della storia, dove Hazel, la protagonista, ha perso tutto ma non è disposta a cedere. Dove il suo mondo è stato capovolto, lei è stata in grado di aggrapparsi a quel poco che le era rimasto e, dopo un iniziale periodo di assestamento, è riuscita a ottenere ciò che più bramava. Ho amato la protagonista che, nonostante le paturnie adolescenziali più che comprensibili, mi ha dato modo di vedere la luce in mezzo al buio. Hazel è un girasole che sa attirare il sole anche quando la stella non c’è.
Hayden è un mistero, un ragazzo dalla pelle chiarissima e capelli che sembrano fili di luce lunare, odioso con Hazel ma per un motivo ben preciso. Questo personaggio è qualcosa di grandioso, costruito alla perfezione da una penna che sapeva esattamente cosa voleva raccontare. Hayden è un ragazzo ferito, solo, piegato da una cattiveria paterna che non ha nulla di normale, abituato a sentirsi dare della nullità. Un albero storto che capisce il suo vero valore solo grazie ad Hazel, alla sua naturale grazia e accettazione. Il protagonista ha imparato a costruire un muro spesso intorno ai suoi sentimenti, muro che crolla, pezzo dopo pezzo, grazie a Hazel.
Ciò che nasce tra i due è qualcosa che va oltre l’amore, oltre a ogni logica terrena. Ciò che c’è tra loro non può che essere grandioso, tanto quanto l’accostamento tra le loro arti, la musica per Hayden, la danza per Hazel. Separati sono magnifici, insieme sono qualcosa di straordinario.
Ho amato alla follia come l’autrice ci ha raccontato la storia e le vite dei vari personaggi. Mi è molto piaciuto il rapporto che Jaqueline ha con entrambi i protagonisti e sono stata molto felice di trovare in Chrissy un’amica sincera e vera.
Questo non è un romanzo leggero, né breve. Va letto con calma, va digerito con i suoi tempi. Ma ciò che resta è qualcosa che non andrà via molto presto.
Bellissimo come solo un libro della Rocca può essere: intenso, devastante, commovente, avvincente.


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