Recensione “Amore, zucchero e una tazza di caffè” di Julie Caplin

 

 

 

Lucy ha l’impressione che la sfortuna la stia perseguitando. Non solo ha perso il lavoro dei sogni in uno dei più begli hotel di Londra, ma l’uomo che amava le ha spezzato il cuore, tradendo in modo irreparabile la sua fiducia. Al momento nessun luogo le sembra abbastanza lontano dai brutti ricordi, e così accetta l’offerta di trasferirsi in Islanda per occuparsi della gestione del Northern Lights Lodge, un delizioso albergo isolato da tutto, perfetto per godersi la magia delle aurore boreali. Con l’unica compagnia di Alex, il taciturno barista dell’hotel, Lucy si mette d’impegno perché il Northern Lights Lodge cominci ad attrarre turisti in cerca di una romantica meta da sogno. E nonostante abbia messo il cuore sottochiave dopo la recente rottura, dovrà fare in modo che le coppie di innamorati vivano un’emozione indimenticabile durante il loro soggiorno. Lucy ancora non lo sa, ma l’incanto dei cieli stellati islandesi potrebbe essere il segreto per ritrovare la felicità. E, forse, persino il coraggio che le serve per ricominciare ad amare.

Licenziata dal posto dei suoi sogni e senza referenze accetta suo malgrado un lavoro in prova in Islanda, Lucy partirà con un semplice bagaglio alla scoperta di un nuovo lavoro e di una nuova terra.

“Be’ non sembra così male, l’Islanda non dovrebbe essere bellissima, ricca com’è di meraviglie naturali? Geyser gorgoglianti, sorgenti calde e ghiacciai?”

Sarà il suo riscatto?

Di contro Alex sotto mentite spoglie diventerà il suo braccio destro, colui che la salva dalle situazioni più strambe, come una pecora nell’idromassaggio, gomme tagliate, topi…

Lucy si innamorerà di quei posti così diversi dal suo solito, si innamorerà di quel piccolo albergo che sa di famiglia e di casa e anche Alex avrà il suo fascino e il suo punteggio per innamorarsi ancora di più.

Un libro romantico e rilassante, un libro da leggere acanto ad un camino e sognare quei freddi e verdi posti, una storia che sa di Natale anche se non c’è Natale descritto tra le pagine.

Un’autrice che con cover simili e storie semplici arriva dritta al cuore.

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