RECENSIONE a “CI VEDIAMO SU FB” di Lavinia Brilli

 

 

 

 

 

 

Lisa ha superato da un po’ i quaranta e si sente in piena mezza età. Tra supermercato e parrocchia, tra un marito misantropo e un lavoro deprimente, la sua vita è spumeggiante come una coca sgasata. Eppure guardandosi intorno vede gli altri quarantenni in pieno fervore, a caccia di divertimento come adolescenti in ritardo di qualche decennio.

Mentre lei occupa il suo tempo preparando la merenda agli amici dei figli, le sue uniche due amiche passano da un pub a una discoteca, pubblicando immancabilmente i selfie su Facebook per dimostrare ad amici e conoscenti quanto si divertano. E Lisa è proprio tra quelli che si collegano a Facebook per guardare la vita degli altri dal buco della serratura, senza mai pubblicare niente (chi vorrebbe guardare le foto di una consulta scolastica o di una serata davanti alla tv?)

L’annuncio della visita di sua cugina Diana, regina delle serate milanesi e desiderosa di conoscere la vita notturna della provincia, getta Lisa nella disperazione e la costringe a cercare un modo per allargare il suo giro di amicizie.

Dopo aver tentato di tutto, Lisa ha un’illuminazione e architetta un piano per rendere la sua vita più interessante proprio con l’aiuto di Facebook, ma imbranata com’è le sarà difficile evitare figuracce e camminare in equilibrio sul filo delle bugie.

E adesso anche il rischio di perdere il marito è dietro l’angolo…

Diploma d’onore alla IX edizione del Premio Letterario Nazionale Giovane Holden

Mi imbatto per caso in questo libro e, tentata dal titolo e dall’offerta, lo prendo pensando alla solita commedia contemporanea ambientata fra le maglie dei social network brillante e divertente, ma con poche pretese.

Niente di più sbagliato. Ho scoperto invece un mondo e un’autrice favolosa.

Si può dire che abbia divorato queste pagine col sorriso sulle labbra e l’amarezza nel cuore.
Lavinia innanzitutto sa scrivere e lo fa molto bene dosando ironia e amare verità con sapienza e maestria. Ci presenta un mondo che potrebbe essere il nostro – io purtroppo mi ci sono rivista in molte cose – delle nostre amiche e vicine di casa. Un mondo in cui l’apparire è fondamentale, in cui semplicemente mostrarsi felici e pieni di vita attraverso un selfie sia la regola d’oro del viver bene. Nulla è onesto e genuino, ma tutto finto, non solo l’aspetto fisico – con trucco e parrucco alla moda e i vestiti firmati – che forse andavano di moda un decennio fa, no, adesso è imperativo mostrarsi allegri e felici e pieni di amici.

La vita social impone di mostrare sempre e continuamente foto di gente allegra contornata da altra gente allegra. E allora una donna di mezza età con marito normale, figli normali, lavoro normale che deve fare? Si inventa una vita parallela molto social. Nascono così episodi divertenti, ironici, al limite del ridicolo. A tratti mi ha ricordato i classici film di Fantozzi che ritraevano uno spaccato della vita mediocre del nostro Paese e lo facevano con molta ironia mostrando però un aspetto normale di vita vera.

Alla fine, leggendo questo romanzo si ride e pure parecchio, ma si è anche indotti a riflettere su quello che stiamo facendo e su dove stiamo andando, spesso preoccupandoci più dell’apparenza che della sostanza, più a mostrare a tutti di essere felici invece che sforzarci e lottare per esserlo davvero, più a voler conoscere altra gente che sembra interessante e meno a cercare di conoscere più a fondo chi abbiamo accanto.

Un ottimo lavoro che stra-consiglio a tutti!!!

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