Intervista a Viola Raffei

 

 

 

 

intervista

      A CHE ETA’ TI SEI APPASSIONATO ALLA LETTURA?

      Mi è sempre piaciuto leggere, soprattutto alle mie sorelle più piccole, la sera prima di andare a letto leggevo loro delle favole è un’abitudine che ho sin da piccola grazie a mia madre, e sto facendo la stessa cosa con mia figlia.

      QUANDO HAI COMINCIATO A SCRIVERE?

      Ho sempre pensato che mi sarebbe piaciuto molto scrivere qualcosa di mio, eppure non mi decidevo, ero preoccupata del giudizio degli altri e di non esserne capace… poi un giorno ho preso carta e penna e ho cominciato a buttare giù i primi capitoli e ci ho preso gusto. A fine febbraio 2016 ho perso il lavoro dopo 14 anni e a quel punto mi son detta, buttati, così a Maggio ho terminato il mio primo romanzo e a Luglio ero fuori con “A modo mio”.

      COME E’ NATA LA DECISIONE DI INIZIARE A SCRIVERE?

      E’ stata dettata da parecchia curiosità, quando ho creato il profilo autrice e la pagina, non sapevo bene che cosa aspettarmi, tutto nuovo e soprattutto sconosciuto, un mondo da scoprire per me, per questo ci ho messo un po’ per capire le dinamiche di questo settore.

      COME NASCONO LE STORIE DI CUI PARLI? A COSA TI ISPIRI?

      Non m’ispiro a qualcosa di preciso, diciamo piuttosto che se ho un’idea o uno spunto, mi piace discuterne con un’amica e mentre parlo, la trama prende vita, mi è successo con tutti e tre i romanzi.

      MOLTI AUTORI SOSTENGONO CHE MENTRE IL RACCONTO PRENDE FORMA SONO I PERSONAGGI STESSI CHE TI PARLANO E TI INDICANO LA STRADA DA SEGUIRE… SENTI ANCHE TU LE VOCI NELLA TESTA?

      Non saprei definire esattamente cosa succede nella mia mente mentre scrivo, posso dire che entro nella storia quello si, vengo letteralmente catapultata con i miei personaggi tanto che riesco a scrivere anche con la televisione accesa o mia figlia che fa baccano.

      COME HAI CAPITO CHE IL TUO GENERE LETTERARIO ERA QUESTO?

      E’ stato facile capirlo, perché insieme al rosa è il genere che prediligo leggere, per ora non credo mi scosterò da questo filone, me lo sento più vicino al mio modo di essere.

      QUANDO LEGGI UN LIBRO, NEL DARE IL TUO GIUDIZIO TI PONI COME SEMPLICE LETTORE O COME SCRITTORE?

      Prima di tutto da lettrice ma da quando sono ben conscia del lavoro che c’è dietro a un romanzo, non riesco a essere critica in maniera spietata. So bene che lo stesso romanzo letto da dieci persone, lascia a ognuna un qualcosa di diverso, quindi a meno che non sia pieno di errori grammaticali, non posso giudicarlo un cattivo lavoro.

      COSA PENSI A RIGUARDO DELL’ANNOSO DILEMMA C.E. VS SELF?

      Per quanto mi riguarda i primi due sono stati pubblicati con la Eroscultura, una c.e. anche se piccola, mentre per l’ultimo, Le fiamme nel cuore, ho voluto tentare la strada Self. La prima enorme differenza sta nel lavoro che c’è dietro prima della pubblicazione, la c.e. ti aiuta in tutto non devi pensare a molto se non a pubblicizzarti, al contrario da self. Ancora non so dire cosa preferisco perché sono uscita da poco, però ammetto che la soddisfazione che si prova al momento della pubblicazione è decisamente maggiore quando lo si fa da soli.

      COME VEDI IL TUO FUTURO DI SCRITTORE? RIMARRAI FEDELE AL TUO GENERE O HAI VOGLIA DI SPERIMENTARE CON QUALCOSA DI NUOVO?

      Sinceramente non so, per ora rimarrò fedele al romance erotico, ho già altre tre trame in testa, più avanti vedremo magari potrei tentare con un rosa.

      TRA I LIBRI CHE HAI SCRITTO, QUAL E’ QUELLO CHE HAI AMATO DI PIU’ E PERCHE’? CE NE PARLI?

      Li ho amati moltissimo tutti e tre, ma all’ultimo sono legata in maniera particolare, la mia prima avventura da self. Tra l’altro con “Le fiamme nel cuore” mi sono messa in gioco moltissimo, ho creato insieme alla mia editor una struttura particolare, partendo dal prologo di ambedue i protagonisti e andando avanti con i punti di vista di entrambi. Sul finale, ho deciso di regalare due spin off dei personaggi secondari, Erika e Nina, sono le amiche di Federica e Nina è anche la sorella di Jonas. Non posso dire molto della trama perché ci sono colpi di scena che se svelati toglierebbero il gusto, però voglio sbilanciarmi dicendo che ci saranno scene lesbo, mi sono voluta mettere alla prova.

      CHI SONO I TUOI AUTORI PREFERITI? QUALI QUELLI CHE TI HANNO ISPIRATO MAGGIORMENTE?

      La mia scrittrice preferita straniera è Sylvia Day mentre quella italiana Sylvia Kant, ambedue hanno creato delle storie capaci di entrarmi sotto pelle. Per quanto riguarda l’essere ispirata da qualcuno, devo dire che cerco di avere un mio stile non mi piace essere paragonata anche se so che è difficilissimo.

      UN CONSIGLIO SPASSIONATO AD UN AUTORE EMERGENTE?

      Quello che mi diede il mio editore la prima volta che ci siamo sentiti al telefono, umiltà!

      CI RACCONTI QUALCOSA DI CURIOSO SU TE STESSO?

      Viola è una donna veramente anticonformista in tutto quello che fa, un paio di anni fa sono stata rappresentante di sex toys, amo mettermi in gioco e ho zero taboo, le persone devono essere libere di vivere la loro vita come vogliono! Per il resto sono una donna normalissima, sposata da sette anni e mamma da quattro.

      Grazie mille per la vostra ospitalità!

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