Doppia recensione “Voglio un bravo ragazzo” di Penelope Bloom

 

 

 

Come ho conosciuto William? È entrato nella mia pasticceria, ha comprato una torta di ciliegie, rubato un vaso di fiori – non avevo idea di cosa diamine dovesse farci – e lasciato il suo biglietto da visita in bella mostra. Prima di ammettere cosa abbia fatto con il biglietto da visita vorrei chiarire una cosa: William non avrebbe potuto scegliere un momento peggiore per entrare nella mia vita. Il mio locale stava per fallire. Quello stupido del mio ex si rifiutava di lasciarmi in pace. E tutti mi tormentavano perché a venticinque anni non ero ancora mai andata a letto con un ragazzo. William non era certo il candidato ideale per la mia prima volta. Un donnaiolo convinto, sexy in modo insopportabile. Tutto il contrario di quello di cui avevo bisogno. E allora perché l’ho cercato? Ho capito di essere nei guai quando con la sua voce profonda mi ha detto: «La tua torta era deliziosa. Cucini anche a domicilio?».


Avevo letto qualche settimana fa il primo libro della serie dove l’ironia e l’allegria erano i protagonisti, in questa storia prevale principalmente la dolcezza (nel senso letterale e pratico del termine).

Lui cleptomane, lei pasticceria, lui Don Giovanni, lei la vergine della situazione, una sorella e un amico gay frizzanti, un fratello permaloso e una cognata maldestra dall’altro lato.

Ecco che conosciamo meglio William, dopo averlo intravisto nel primo libro, lui è cleptomane di natura, gli piace rubare qualsiasi oggetto e collezionarlo, entra nella pasticceria di lei e ruba un vaso di fiori.

Un primo incontro che l’amico di lei rende entusiasmante.

E se William in quella pasticceria potesse rubare qualcos’altro?

Una ciliegia per esempio.

Da qui iniziano vari incontri tra i due, ironici, dolci e gli appuntamenti si susseguono.

Il Dongiovanni della situazione si scioglie di fronte alla dolcezza di lei, ma la paura di essere nuovamente ferito è dietro l’angolo.

E tra una torta di ciliegia in faccia, qualche sfogo tra amici, dialoghi esilaranti, qualche batticuore, la storia si avvia all’epilogo tanto sospirato.

“Sei la ciliegia più bella che abbia mai rubato” quando l’amore è dolcezza.

Un libro carino, una lettura non impegnativa, un libro che ci ha dato il quadro completo della famiglia Bruce e William, che tra banane perfette e una torta di ciliegie ci ha fatto ridere e innamorare.

Carino, esilarante e romantico. Accattivante ma non troppo originale. Scritto molto, molto bene.

Come detto sopra, la storia è carina, simpatica e invoglia il lettore alla lettura.

I protagonisti fanno morire dal ridere: pasticcera pasticciona, vergine lei, multimiliardario eccentrico e cleptomane lui. Una coppia frizzante e scoppiettante, che ho apprezzato soprattutto grazie a dialoghi ilari e sarcastici, infiniti battibecchi intelligenti e un amore nascente ed inaspettato.

Diciamo che mi ha ricordato un po’ troppo i più famosi Christian e Anastasia: sempre multimiliardario lui e sempre pasticciona lei, entrambi sexy da morire, verginella lei ed eccentrico lui. Per il resto mi è piaciuto tutto!

Lo consiglio e attendo le prossime uscite!

firma Claudia

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