Doppia recensione “Sei l’amore che cercavo” di Elle Kennedy

 

 

 

 

Quello che ho imparato nell’ultimo anno è che non posso permettermi distrazioni. Sono il nuovo capitano della squadra di hockey e non ho intenzione di rovinare tutto per correre dietro alle ragazze. Questo significa che io, Hunter Davenport, sto per entrare ufficialmente nel mondo del celibato. È una scelta dura, ma necessaria. Nonostante la mia nuova regola, però, non trovo che ci sia nulla di male a frequentare le ragazze come un semplice amico. Certo, la mia nuova compagna di corso Demi Davis è bellissima. Ma fortunatamente è fidanzata, e questo elimina qualunque tentazione. È vero, il giorno in cui Demi dovesse diventare single, le cose tra noi comincerebbero sicuramente a farsi molto più complicate… Perché evitarla sarebbe impossibile, visto che siamo appena stati assegnati allo stesso progetto di studio. Per questo è meglio che riesca a togliermela dalla testa.

 

Una sosta dal mondo del sesso, un periodo di astinenza fino alla fine del campionato, un’amicizia con una ragazza già impegnata, un uovo come mascotte e tutto il suo mondo cambia radicalmente, da play-boy a “monaco”.

Hunter e la sua redenzione dopo la sconfitta della partita del campionato; divenuto capitano della squadra, convive con le ragazze dei suoi migliori amici e si prende un anno sabbatico da sesso, avventure e distrazioni.

Uomo modello? Ci si avvicina, fino all’incontro “per studio” con la dolce Demi.

Mi è piaciuto? Beh la scrittura della Kennedy, vuoi o non vuoi, ti rapisce sempre, le sue storie sono piene di enfasi e passione. In questo libro, però, la storia viene tirata per le lunghe, magari è ciò che ha reso possibile la conoscenza tra i protagonisti, ma alcune pagine mi sono sembrate superflue alla storia in sé.

Detto ciò, complessivamente è stata una bella lettura, uno sport-romance, un protagonista che avevamo già intravisto nel suo penultimo libro e una protagonista bella tosta.

Aspetto altri della serie per avere un quadro completo di questi “Quattro amici al bar”, e i loro rispettivi partner.

firma Claudia

Peperine eccomi a voi con una nuova lettura. Il libro che mi ha tenuto compagnia in questi ultimi giorni mi ha riportato ad Hastings, dove i Bruins giocano a Hockey. Avevo già letto le “peripezie” degli altri componenti della squadra, ma questa in particolare ci parla di Hunter Davenport, diventato capitano della squadra, e di Demi Davis, sua compagna di corso. Demi ha un fidanzato storico, Nico, con cui sta da otto anni e del quale è innamorata. Hunter aveva combinato un disastro nella precedente stagione, finendo la partita più importante con un polso rotto perché era stato a letto con la fidanzata di un avversario. Questo episodio lo aveva segnato e aveva deciso di fare voto di castità. Demi ha sangue latino nelle vene e si sa, anche la sensualità è intrinseca in esso. Complice un compito di psicologia che dovranno sostenere insieme, i due ragazzi diventeranno amici e si avvicineranno…

 

Sono di parte per quello che riguarda questa scrittrice, ho letto praticamente tutto di suo a partire dalla The Campus serie. Le sue storie young adult, sono le più coinvolgenti. Questa trama in particolare è diversa dalle altre: non c’è subito un approccio fisico tra i due, vuoi perché Hunter ha fatto voto di castità, vuoi perché Demi è fidanzata. La loro storia nasce con una sana amicizia, con discorsi esilaranti e divertenti, un botta e risposta spesso al vetriolo. Mi è piaciuta tantissimo la fragilità di Hunter, che viene fuori piano piano nel corso della lettura, durante quelle sedute che dovevano essere finte, ma che in realtà celavano una rabbia latente verso la figura paterna. Mi è piaciuta altrettanto la determinazione di Demi, che dopo essere stata ferita dal tradimento del suo fidanzato, concentra tutte le forze su sé stessa, coinvolgendo ad un determinato punto anche il nostro protagonista. Ed è proprio in quel preciso momento che il loro rapporto cambia, diventando qualcosa di serio: all’inizio entrambi sembrano due pachiderma in un negozio di cristallo, ma poi è tutto talmente naturale che si fanno forza l’un l’altro.

 

“«Insomma, non sappiamo nemmeno se ci saranno squadre che mi vorranno dopo la laurea…».

«Ci saranno».

«Ma se qualcuno mi offrisse un buon contratto…», dice lasciando la frase in sospeso.

«Firmerai?»

«Firmerò. Ma…». Mi prende per i fianchi e mi attira a sé. «Questo vuol dire che dorai studiare nella città in cui finirò. Oppure potremmo vedere dove tu andrai a studiare e poi dirò all’agente di G di farmi entrare in quella squadra».

«Troveremo una soluzione». Mi piace che stiamo facendo progetti per il futuro. E perché no? Sono eccitata all’idea. Voglio lavorare al mio master e aprire uno studio tutto mio, mentre l’uomo che amo gioca…”

 

La storia è armoniosa e dolce, raccontata in prima persona dal pov dei protagonisti, ci sono dei personaggi che sono di contorno ma alquanto rilevanti al fine della trama. Un’altra cosa che ho apprezzato è che continuiamo a conoscere l’evoluzione delle vite dei personaggi dei precedenti libri: ci sono Garrett Graham, John Logan e molti altri. Diventa quindi una piacevole trama corale, dove l’amicizia è uno dei fondamenti importanti quasi quanto l’amore. Troviamo le scene calde solo verso la fine del libro, ma sono sufficientemente particolareggiate da alzare la temperatura, rimanendo perfettamente in linea con la trama. Quindi, tirando le somme è una bella storia d’amore, leggera, che serve per passare delle ore piacevoli, anche se, ad essere sincera, non una di quelle che lasciano il segno.

Alla prossima!

BARBARA M

ELEONORA

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