Doppia Recensione “L’amore è sempre in ritardo” di Anna Premoli

 

 

 

 

 

 

I primi amori sono di solito un dolce ricordo, capace di far sorridere. Non per Alexandra Tyler: Norman Morrison, il migliore amico di suo fratello Aidan, l’ha rifiutata senza tante cerimonie dopo che lei ha trascorso l’adolescenza a corteggiarlo e a comporre per lui terribili lettere d’amore in rima. Ogni volta che lo vede – anche ora che è una donna adulta e sta finendo un dottorato in Geologia alla Columbia – non riesce proprio a controllare il malumore. Le sue storie sentimentali sono state tutte un fallimento. E la colpa, secondo Alex, è proprio di Norman. Quando, stanca di incontri poco entusiasmanti, decide di prendersi una sacrosanta pausa dal complicato mondo degli appuntamenti, Norman, altrettanto stufo di pranzi tesi in casa Tyler, le propone una tregua: lasciarsi il passato alle spalle e provare a comportarsi in modo almeno amichevole. Alex non può tirarsi indietro di fronte a quella che per lei suona quasi come una sfida: trattarlo in modo cordiale in fondo non dovrebbe essere così difficile. O almeno, questo è quello che crede…

Ammetto di essere di parte… Sono una lettrice compulsiva della Premoli. Mi piace il suo modo di scrivere, quei dialoghi così spontanei tra i personaggi. Per non parlare dei personaggi sembrano così reali, così non perfetti. Ed è proprio per questo che amo leggere di loro.

Le sue protagoniste sono energiche, solari. Il pov maschile mai scontato, si passa dal bello e impossibile a uno sfortunato e pessimista amico di famiglia fuori moda.

Questa storia parla di Alexandra, Alex per tutti tranne che per lui, e di Norman. Gli opposti, gli antipodi. Il sole e la luna, la notte e il giorno. Destinati a non incontrarsi mai, a guardarsi in eterno e soffrire per quel non tocco e per la mancenza  delle emozioni che vorrebbero vivere.

Almeno così pare… Ma come si sa anche il sole e la luna si incontrano con un fenomeno paranormale come l’eclissi.

Lui era il migliore amico del fratello Aidan e Alex si è innamorata di Norman all’età di soli nove anni, nel loro primo pranzo di famiglia in sua compagnia. L’ha notato e ha pensato “lui è il mio destino”. Durante l’adolescenza Alex ha scritto per lui ben 74 lettere in rima… caparbia e ostinata si è fatta avanti confessando i suoi sentimenti all’età di diciotto anni. Il risultato? Un rifiuto inaspettato, che l’ha profondamente ferita e non solo nell’orgoglio .

Da lì Alex sostituisce l’innamoramento con l’odio, puro e insensato, per quell’amico del fratello che l’ha rifiutata decretando la fine del sogno del suo primo amore.

La Premoli  accosta saggiamente il punto di vista di Alex e quello di Norman. Così pessimista verso la vita, sfortunato, inespressivo, passivo, preciso, Norman sembra uscito da un film degli anni cinquanta, ama la letteratura, promuove libri, si veste in modo antiquato, si sente vecchio e non accetta la differenza di età con lei.

Lui la osserva da lontano, sa tutto di lei, la scruta, la vede crescere, diventare donna, la osserva mentre ride, mentre mangia. La lascia vivere e lui è il semplice spettatore di quella vita solare ed energica.

Perché per lui lei è…la sua boccata d’ossigeno, la sua brezza, il suo tornado, la vetta della montagna più alta del mondo. Lei è tutto, apnea e respiro al tempo stesso, gioia e tormento. Lei è come il sole che illumina i suoi giorni, lei è amore.

“Ma solo una pazza potrebbe innamorarsi di uno come me. E sarebbe destinata comunque a pentirsene”.

Lui le da la possibilità di trovarsi una persona normale degna di lei.

Ma lei riuscirà a trovarla? Riuscirà a non pensare a quell’azzurro-Norman? riuscirà a vedere altri colori attorno?

Un avvicinamento inaspettato non previsto, non organizzato fa scatenare quel mix di emozioni del passato.”Quei sentimenti così sfrenati, eccessivi del tutto esagerati.”

Sanno tutto l’una dell’altro, eppure non conoscono a fondo i loro sentimenti e faticano ad esprimerli ora che sono adulti.

Dialoghi senza senso in chat, il passato che ritorna tra le righe, quel volersi accanto, quel volersi vivere.

A volte la paura dell’ignoto o la paura di rivivere una scena così tanto familiare frena il cuore.

“é innamorata di te da tanto di quel tempo che nemmeno sa chi era quando non ti amava.” Questo è il primo amore, un annullarsi e crearsi, plasmarsi in relazione alla persona amata. Vivere nel suo ricordo e crogiolarsi per quel dolore.

-“Esiste la possibilità che tu possa dimenticarti presto di quello che sto per fare?” in quel preciso istante mi torna in mente quello che ho provato per anni e messo sotto chiave. –

Emozioni, solo emozioni, quel crescendo nella scala dei sentimenti. Il primo amore.

“Lei è donna con il sorriso più bello che possa mai esistere.” – “Lei disperatamente innamorata”.

Lo consiglio? Decisamente Si!

Per chi pensa al primo amore e ha realizzato il suo sogno, per chi crede di averlo dimenticato, per chi ha sofferto e riso per il primo amore.

Per chi ha fatto pazzie per il primo amore.

Per chi ha scritto poesie o per chi semplicemente le ha solo lette.

Buona lettura.

Recensione:

Editing:

Avete presente quando amate a tal punto un’autrice da non riuscire a stroncarle un romanzo anche se vi ha in parte delusa? Ecco è capitato ora a me.

Amo Anna Premoli, ho letto ogni suo romanzo, invidio il suo modo di scrivere e le sue idee e detesto dovermi chiedere dove sia finita l’autrice che mi ha fatto impazzire?

Ok forse se non avessi letto gli altri libri questo mi sarebbe piaciuto di più, e non dico che non sia un buon libro però non ritrovo lo stesso smalto di altri, dei primi.

Allora diciamo anzitutto che Anna scrive meravigliosamente, è brava, coinvolgente, ironica, romantica ed originale, tutti punti a suo vantaggio. Su questo non ci piove. Ho apprezzato i due personaggi però ci ho rivisto i battibecchi di molte, troppe, coppie dei precedenti romanzi. Divertenti quanto vuoi ma troppo simili. Forse un marchio di fabbrica, però non mi basta più. Ho bisogno di una evoluzione altrimenti so già cosa aspettarmi e decade l’effetto sorpresa. Inoltre devo dire che se Alex è la classica donna forte dei romanzi di Anna, Norman è un originale timidone, bravo ragazzo e di sani principi, pieno di paranoie psicotiche ma simpatico, però mi ha dato l’idea di essere troppo debole. Tutta la storia l’ho trovata troppo debole, come se mi aspettassi sempre qualcosa in più per veder decollare il romanzo e invece non è arrivato.

In conclusione rimane un bel romance, scritto divinamente, ironico e brillante e quindi lo consiglio alle amanti del genere, ma per chi, come me, ama Anna Premoli suggerisco di non avere troppe aspettative. Difficile davvero superare i primi romanzi.

Sensualità:

Recensione:

Editing:

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