Doppia recensione “Il silenzio dei tuoi occhi” di Lorena Nigro

 

 

 

Alcune vite sembrano avere già una direzione ben precisa, alcuni percorsi sembrano essere senza via d’uscita. Lo sa bene Allye Scott, impegnata a seguire le orme ingombranti di un padre avvocato e determinata a realizzare tutti i suoi sogni.

Alcune vite, invece, sembrano essere sempre sul punto di farti fallire, vederti crollare, impedirti di essere felice. Lo sa bene Andrew Collins, troppo occupato a nascondersi e a nascondere il proprio passato per avere il tempo di innamorarsi. Ma se una di quelle vite già scritte, un giorno, si scontrasse con una di quelle ancora tutte da raccontare? Quando Allye ed Andrew inciamperanno l’uno nei progetti dell’altra, l’attrazione tra loro sarà così innegabile da creare l’incastro giusto per due mondi così diversi. Perché sì, l’amore fa così: sconvolge ogni piano e fa crollare ogni certezza. Ma per ogni cosa c’è un tempo, per ogni storia un momento e il segreto che lui deve custodire sembra essere più importante perfino di quello che prova per lei e allora allontanarsi sarà l’unico modo per tenere entrambi al sicuro.

Un solo consiglio: mettete da parte la ragione e perdetevi tra l’inchiostro nero sulla pelle di Andrew, capace di raccontare tutto il silenzio, che solo gli occhi di Allye sapranno ascoltare…

Il ragazzo da tenere a debita distanza e la ragazza della porta accanto, bella intelligente e vergine.

Che accoppiata!

All’apparenza è una storia semplice, uno young adult contemporaneo, ma dentro questo libro si nasconde molto di più.

Due ragazzi, un segreto, una denuncia, un avvocato, un omicidio, e un psicopatico ancora a piede libero.

Non avrei mai creduto di immergermi in un tipo di storia come questo. Se da un lato la storia d’amore già scalda gli animi, dall’altro lato lo svolgimento della trama mette suspense e quel pizzico di adrenalina che non guasta.

“Perchè continui a stare qui se vuoi che io scappi?”

“Allye, cosa mi stai facendo? Non riesco a starti lontano. Ho provato, credimi, ma non ci riesco.”

Luce e buio, Allye e Andrew, troppe differenze, troppi segreti.

“Ho bisogno di te per vivere, ho bisogno di amarti, di renderti felice. Ho bisogno di sentirti in ogni modo.”

Un bel libro, anche se alcuni passaggi sono troppo elementari e semplici, alcune frasi ed avvenimenti si ripetono. La scrittura non è artefatta ma piuttosto scorrevole, non usa molti giri di parole ed è abbastanza diretta. Lo consiglio.

firma Claudia

Peperine sono qui a parlarvi della mia ultima lettura per voi. La storia ci parla di Andrew Collins un vero e proprio bad boy, un ragazzo che rischia la prigione per un crimine commesso tempo addietro e che incontra Allye Scott quando inizia a frequentare il suo stesso liceo. Il loro è una sorta di colpo di fulmine, che però Andrew, all’inizio, rifugge, sapendo bene quanto lei sia sbagliata per lui, quanto lei sia la persona più lontana dal suo mondo. Lei una ragazza benestante con un padre avvocato e una madre psicologa, legata in qualche modo a quel ragazzo che l’attira così tanto, come la luce attira una falena. Saranno in grado di contrastare tutte le avversità che si presenteranno nel loro cammino, con la sola forza dell’amore? Io non vi dirò altro…dovrete scoprirlo da voi leggendo di questa storia.

 

La trama e la cover mi hanno intrigato moltissimo ed ero curiosa di leggere questo libro. Sin dalle prime pagine ho però capito che il tipo di scrittura utilizzato non è nelle mie corde. L’autrice usa periodi corti che spezzano il ritmo, rendono la lettura una sorta di cronaca della storia e, a me, non hanno permesso di entrare in sintonia con i protagonisti. Non sono riuscita ad immedesimarmi in loro, sono stata una spettatrice esterna della storia, anche se la trama è narrata principalmente dalla voce di Andrew e Allye con incursione sporadica di personaggi secondari. Ed è un vero peccato perché la trama in sé non è male, è intrigante e con un buon intreccio. I dialoghi mi sono sembrati immaturi ed acerbi e i personaggi, in alcuni frangenti, sono incoerenti nelle loro azioni.

 

“Mi vennero in mente le immagini di lui con la stronza e di colpo mi salì una rabbia esagerata, provai un senso di gelosia inspiegabile dal momento che lui non era il mio ragazzo. Pensai di essermi fatta umiliare abbastanza e azzardai a dire qualcosa.

“Che cosa vuoi ancora da me? Non ti è bastato ciò che hai fatto prima? cosa ti fa pensare che io voglia qualcosa da te?” E rimasi sorpresa da me stessa.”

 

Le scene calde sono ben descritte e in linea con il tipo di trama, non scadendo mai nel volgare.

 

“Mio Dio, ma cosa mi aveva combinato? Guardai la faccia che mi ritrovavo, che vergogna! Avrà pensato che avessi bisogno di lui, che lo desiderassi. Non avrebbe dovuto più accadere una cosa simile, altrimenti mi sarei rovinata. Ero già stata male per lui e non volevo che mi procurasse altro dolore.”

 

Un appunto che mi sento di fare è quello di consigliare una revisione dell’editing, visto che l’autrice pubblica con casa editrice, perché questo è solo un esempio, ma ne ho trovati altri.

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