Recensione “703 giorni” di L.F. Koraline

 

 

 

Tutto quello che Amanda è riuscita a conquistarsi da quando ha lasciato il Saint Peter rischia di andare in fumo. Ha giocato troppo col fuoco e ora sta per bruciarsi. Quel fuoco ha un nome: Sean Davis. Doveva essere solo un capriccio, una sfida, invece se ne è follemente innamorata e questa è una complicazione con cui, ora, deve fare i conti. Lui non sembra disposto a dimenticare il passato, né a dimenticare Eden, la donna che amava e da cui sembra ancora ossessionato. E mentre Damon cerca di salvare il suo matrimonio, una donna, che era sicuro di non rivedere mai più, torna dal passato con l’obiettivo di distruggere la sua vita e quella della sua famiglia. Tra bugie, segreti e inaspettate rivelazioni, arriva il momento della resa dei conti. Come in un labirinto di paure ed emozioni, Damon e Eden metteranno alla prova il loro amore, mentre Sean e Amanda dovranno confrontarsi con un’incontrollabile passione che li travolgerà fino al punto di far loro perdere la ragione.

Si conclude una storia, ma non si riescono a lasciare i personaggi, ormai ti sono entrati dentro con tutti i loro pregi e difetti, con le mille sfumature di emozioni che ti hanno donato.

Grazie Koraline, Grazie per averci fatto conoscere Damon, il suo Inferno e le ossessioni del Maestro maledetto.

Può un cuore fermarsi, ripartire, distruggersi e risollevarsi?

Non sento più il mio battito, qui non ho perso solo qualche battito ma proprio il cuore.

L’adrenalina si è ridotta rispetto ai primi capitoli, ma il cuore è il vero protagonista, amore più maturo per Damon ed Eden, un amore capace di distruggere i demoni interiori per Amanda e Sean.

“La felicità può risorgere dalle ceneri di un’amara delusione”?

In questo ultimo capitolo Koraline mette fine a 4 personaggi che ci hanno incollato alle pagine, che ci hanno fatto viaggiare da Roma a New York, Tokyo e ritorno, ci ritroviamo a palpitare ancora per quel Milady e a sognare alla suono sensuale di Misaki.

Amanda, innocente e caparbia, metterà se stessa sul campo di battaglia “Sei una sfida contro me stesso. Sei come un animale selvatico da addomesticare. Sei come una pianta velenosa da non toccare… Quanto mi piaci non puoi immaginarlo e quanto ti voglio dovrebbe solo preoccuparti.”

Sean e le sue ossessioni, Sean e i suoi demoni da sconfiggere, Sean e Amanda “Un duello senza vincitori, ma con due vittime consapevoli.”

Damon e la sua Eden, segreti, bugie, dubbi e ancora contrasti, un amore che viene rimesso a dura prova, l’ultima prova da dover superare o sarà l’ultima che metterà a tacere quel cuore infernale?

Se è vero che “Un cuore può amare una sola volta” nella vita, è anche vero che “può incasinarsi all’infinito.”

“Tu sei un vero disastro, Amanda. Un disastro che arriva dritto al cervello…” ma riuscirà ad arrivare al cuore?

E se alla domanda “Cosa senti per me, Sean?” l’unica risposta fosse “Disperazione”?

E a cosa porterebbe essere poveri illusi consapevoli, o testardi consapevoli?

Duelli di parole, domande e risposte, enigmi da risolvere, labirinti e leggende, soluzioni machiavelliche, i nodi che tornano al pettine, il passato che ritorna quando già il futuro è compromesso.

Tutto è rimesso in gioco, tutto trema e continua a tremare, riuscirà a crollare?

Un uragano alle porte, nascite imminenti, morte e punizioni, si riuscirà a chiudere le porte dell’Inferno, trovare la via di fuga da quel labirinto e trovare l’albero della vita?

Ancora canzoni che spaccano l’anima, che lasciano ricordi e, se inizialmente ci siamo innamorate con “ma dove sei” di Bocelli, qui ascolteremo a ripetizione Never Enough di Loren Allred e ancora altre.

“Sei la cosa più bella che mi è capitata in questa vita e io preferisco ferirmi e ricucirmi mille volte piuttosto che restare senza di te… Tornerò Amanda, te lo giuro. Io tornerò da te perchè… Ti…”

“Eden, se mi lasci io vengo con te. La mia vita senza di te non avrebbe alcun senso. Vivrei ogni giorno odiando il mondo intero.”

Chi lascerà chi? Chi tornerà da chi?

La montagna russa di emozioni terminerà con questo capitolo?

Ho il cuore in tachicardia e se in alcune scene ho rischiato un infarto, in altre il cuore è letteralmente impazzito, e ancora batteva all’impazzata come il suono di mille tamburi.

Emozioni pure.

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