Cover reveal “Una storia d’inverno” di Sabrina Pennacchio

 

 

 

Titolo: Una Storia D’inverno – Parte Prima
Data uscita: 20 Dicembre 2020
Autore: Sabrina Pennacchio
Pagine:
Formato: E-Book e Cartaceo
Editore: Amazon
Collana: Urban Fantasy/Storico
Prezzo: 1,99€ e-book / 6,50€ versione cartacea
BookTrailer disponibile su YouTube, Facebook e IGTV [  PROSSIMAMENTE IN ARRIVO ]
” Fin dove può spingerci il sentimento chiamato amore? “
La Principessa Troll Fēng Sì Mǎ, Padrona de La Valle dei Fiori di Loto del Mondo Immortale, ama molto visitare il mondo degli umani: come Spirito dell’Acqua, non è difficile per lei nascondersi nel lago per osservare coppie di innamorati scambiarsi dolci della luna chiamati “Bacio d’Inverno”, di cui lei stessa è ghiotta.
Ma è proprio la sua curiosità verso gli umani che la metterà nei guai, da cui verrà salvata da un misterioso pescatore di nome Guò Duàn Mù. Il loro incontro, tuttavia, crea inevitabilmente una connessione pericolosa tra i due.
Per la giovane Fēng, che ha vissuto trentamila anni senza mai provare simili sentimenti verso qualcuno, è tutto nuovo ed eccitante, ma il Mondo Mortale è per lei molto più pericoloso di quanto si possa pensare…
E quello che è successo allo Spirito con la coda di mucca ne è una dimostrazione.
Sabrina Pennacchio nasce a Napoli, il 10 febbraio del 1991. Costretta ad abbandonare gli studi di arte e moda, decide di dedicare gran parte del tempo alla sua più grande passione: la scrittura.
Nel 2018 si aggiudica il premio della critica letteraria con il suo romanzo d’esordio intitolato At World’s End: Wanted Pirates.
Nel 2019 pubblica Dark and Light – Amore Impossibile -, primo capitolo di una saga di tre romanzi, il quale supera le 2000 copie vendute in soli sei mesi, restando primo nella classifica bestsellers Amazon.
Nel 2020, il suo racconto inedito Blue Sea viene pubblicato in anteprima in un’antologia che riunisce vari autori intitolata “Rebirth”; è seguito a ruota dall’uscita di The Devil and The Lady. Quest’ultimo diviene un nuovo successo in soli tre mesi.
Padrona e Principessa del Regno era una giovane Troll di nome Fēng Sì Mǎ: la sua bellezza era conosciuta in tutti i Regni, e non vi era essere Immortale che non restasse affascinato al suo passaggio. I lunghi capelli argentei toccavano quasi il pavimento al suo passaggio, accompagnando la veste candida che era solita indossare. Peccato che la giovane Fēng, nonostante i suoi trentamila anni di vita, ancora non avesse intenzione di maritarsi e il suo unico desiderio fosse quello di passare il suo tempo a giocare nella valle e a bazzicare di tanto in tanto nel Mondo Mortale.
**
«Lasciala andare, Shān, ti ripagherò io.» La mano che si appoggiò su quella del venditore era molto più grande, rovinata forse dal lavoro, talmente decisa da costringere l’uomo a lasciarla subito andare.
«Guò Duàn Mù.» Quello doveva essere il suo nome, appena pronunciato dall’uomo di nome Shān. Fēng alzò lo sguardo su di lui e poté così scrutare il suo viso: molto più alto di lei, almeno di venti centimetri, aveva lineamenti marcati sul volto, eppure non al punto da sembrare duro, nonostante la voce profonda potesse incutere timore. I lunghi capelli corvini erano legati in una coda alta e sulle spalle reggeva una rete con dei pesci morti.
**
Guò non poteva vederla, ma lei osservava lui dalla lastra ghiacciata e il sorriso felice che mostrava nel tirar su la rete le fece uno strano effetto.
Perché le faceva male il petto e il cuore fremeva? Era solo un mortale!
Avrebbe voluto salutarlo, ma non poteva farsi scoprire! I Troll, gli Spiriti d’Acqua, gli Spiriti in generale, per i mortali erano orribili mostri! Aveva potuto leggere alcune delle loro storie e restarne tanto offesa, quindi non poteva rischiare di spaventarlo.
“Siamo amici.”
Le aveva detto. E lei si era legata stranamente a quella semplice frase.
**
«Davvero non hai paura di me?» Gli chiese solo qualche ora più tardi, sdraiati sul letto di quella che aveva scoperto essere casa di Guò.
Era spoglia, piccola e abbastanza semplice. Diceva tanto di lui, gli si addiceva e a Fēng piaceva.
Lui le carezzò un fianco, abbassando solo in quel momento lo sguardo su di lei, poggiata al suo petto. «Perché dovrei? Gli esseri umani fanno molta più paura di te.»
**
Era strano, insolito per Guò, ma non importava null’altro. Lei stava ricambiando i suoi sentimenti, lo abbracciava come lui la stava stringendo e il sapore delle sue labbra gli lasciavano capire che stava amando baciarlo, tanto quanto lo stava adorando lui.
**
«A-aspetti!» Fēng si afferrò la veste bianca tra le mani, prima di muovere qualche passo veloce per raggiungerlo, una volta che si fu allontanato. «Grazie per avermi aiutata.»
«Perché mai va in giro senza soldi? Non sa che se vuole comprare qualcosa ne ha bisogno?» Furono le parole che pronunciò, senza degnarla di uno sguardo in più.
«Mi aveva offerto i dolcetti e…»
«Sono metodi per avvicinare i clienti, signorina. Nessuno le dona qualcosa senza volere niente in cambio.» Quel modo di pensare sembrava quello di suo padre. Eppure, quel mortale doveva avere non più di trentacinque anni.
«Ma lei mi ha aiutato senza chiedere nulla in cambio.»
«Avevo solo pescato troppo.» Certo che era davvero di poche parole e dai modi poco cortesi, nonostante la gentilezza che aveva dimostrato poco prima.
«Mi hanno insegnato a ricambiare la cortesia donata, quindi mi permetta di sdebitarmi.» Suo padre lo diceva sempre: per ogni azione buona che ti viene fatta, fanne almeno due. Se voleva essere degna del suo ruolo alla valle, non poteva rischiare che si venisse a sapere che non si era comportata come si deve in una simile situazione.
«Non ho bisogno di nulla.» Ma Fēng gli si parò davanti, allargando le braccia per fermargli il passo. «Insisto.»
Guò inarcò un sopracciglio e solo dopo qualche attimo sospirò, rassegnato. «Voi donne sapete sempre come essere insistenti. Va bene.»
Oh no, ora che aveva accettato sì che Fēng Sì Mǎ si sentiva nel panico totale! Perché non gli aveva semplicemente chiesto cosa volesse in cambio? «Oh. Sì, grazie e… co-cosa vorrebbe?»
Una risata sguaiata irruppe tra le labbra del pescatore, che si chinò su se stesso per un momento, tanto non riusciva a smettere di ridere.
Davvero? Ma quella ragazza da dove veniva? Doveva sicuramente appartenere a una buona famiglia, date le sue vesti, e probabilmente non aveva mai lasciato il nido prima di quel momento.
Era l’unica risposta che poteva darsi e improvvisamente la trovò davvero carina.
«Qual è il tuo nome?»
La Troll sembrò sorpresa dalla sua domanda e da quella mancata formalità nel rivolgersi di nuovo a lei, ma rispose subito. «Fēng Sì Mǎ.»
«Bene, Fēng Sì Mǎ, io sono Guò Duàn Mù. Penso che con una stretta di mano e un grazie sarà tutto risolto.»

Loading


Pubblicato

in

da

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *