Blog tour “Pericolosamente tu” di Tiziana Lia – Quinta tappa – Estratti

 

 

 

Benvenuti Pepperini in questa tappa emozionante di questo Blog tour!!!

Quelli che leggerete sono estratti presi per la maggior parte dalla prima parte del libro perchè ho apprezzato da matti lo studiarsi dei nostri protagonisti, le loro lotte interiori, il fuoco che brucia dentro di loro ma che non trova ancora la valvola di sfogo!!!

1

«Questa terra è l’unica cosa che mi ha lasciato mio padre dopo aver abbandonato me e mia madre. Da sempre ho amato la vita all’aria aperta, i cavalli, la fattoria. In questi sette anni ho creato il mio mondo. Non ho intenzione di estrarre petrolio» ammise infine. «Rod Ford ha mai sfruttato tutto il potenziale della sua proprietà?» Come mai tutte quelle domande? Era curiosa di sapere dove volesse arrivare. «Non direi. Tuttavia, qualche mese fa ha venduto il suo impero preferendo lasciare i figli e i nipoti a vivere del proprio, e la Sincl-Air, una fiorente compagnia aerea che ha acquistato il quadrilatero, ha deciso di impiantare molti pozzi.» «Se la Sincl-Air ti facesse una proposta allettante, venderesti?» Jo si mosse nervosa, squadrandolo torva. Quella domanda non meritava neppure una replica.

 

2

Alejandro rimase a osservarla studiandola con attenzione, le sopracciglia ravvicinate sulla fronte aggrottata. «Cristo Santo, dimmi che non hai paura di me» la implorò con un tono tanto basso che per un istante credette di aver immaginato tutto. Non rispose, infischiandosene del sincero stupore disegnato sul volto dell’uomo. Aveva una sola urgenza: quella di fuggire da lui, dalle braccia che l’avevano afferrata alla vita, da quel respiro caldo che le sfiorava il viso. Piantò i palmi sul suo torace, tentando di allontanarsi. Aveva bisogno di aria. Per tutta risposta Alejandro le circondò con delicatezza il viso tra le mani, i begli occhi grigi pronti a sondarle l’anima.

«Non riesco a credere che tu abbia timore di essere abbracciata da un uomo» affermò con viva sorpresa. Jo abbassò lo sguardo, troppo complicato aprirgli il proprio cuore, raccontargli quello che aveva vissuto accanto a Martin, parlargli delle indelebili ferite che le aveva arrecato. Né desiderava che Alejandro superasse tutte le barriere che aveva eretto. Con quegli inaspettati modi gentili che aveva adottato per confortarla e per sostenerla, ci stava riuscendo con troppa facilità e ne era terrorizzata. «Lasciami ti prego, sta’ lontano da me. Tu non sai niente» gli urlò disperata, senza neppure tentare di placare la propria ansia.

 

3

Jo teneva tra le mani una piccola torta ricoperta di panna montata. Al centro una candelina accesa. Si sedette accanto a lui, sorridente. «Buon compleanno.» Il tono dolce e pacato gli accarezzò l’anima e per la prima volta in vita sua rimase senza parole. Osservò con attenzione il dolce preparato in casa. In alcuni tratti lo strato di panna sembrava più alto, in altri più basso. Le decorazioni di granella di cioccolato erano sparpagliate senza seguire una linea precisa. C’erano anche delle piccole meringhe. E lui adorava mangiarne! La nonna gliele preparava sempre quando andava in vacanza a Eagle Pass. Erano anni che non ne gustava. Sollevò lo sguardo sulla donna che aveva davanti. Appariva incerta, come se temesse la sua reazione. Non si rendeva conto di ciò che gli stava regalando. Un groppo di commozione gli salì alla gola cogliendolo alla sprovvista.

Nessuno gli aveva più donato una torta così semplice per il compleanno da quando erano morti i nonni. Da quei piccoli dolci trasudava l’amore che avevano sempre provato per lui e d’istinto scrutò il viso di Jo pur ricacciando indietro una pericolosa domanda. «Ho chiesto a Jeff quando fosse il giorno esatto, ma non ho potuto mettere le candeline con il numero perché non ricordava il tuo anno di nascita» gli disse trepidante. «Spero soltanto che sia appetitosa.» «Ne compio trentotto e sarà buonissima perché è stupenda. Come te» le rispose di getto, con tutta la sincerità che nutriva nell’intimo. Gli occhi negli occhi, la vide arrossire e di colpo desiderò abbracciarla, accarezzarla, baciarla com’era accaduto giorni addietro. Di nuovo e ancora, anche solo per cancellare la tristezza che a volte le adombrava lo sguardo. “Si tratta di pura attrazione” si disse. Sbatté le palpebre per tornare in sé, per non cedere a quella bramosia che lo stava accendendo. «Devi soffiare la candelina ed esprimere un desiderio» lo incitò. Un invito che lo riportò ancora alla fanciullezza, alle volte che lo aveva fatto davanti ai genitori, con la mamma sempre pronta a commuoversi. Anni perduti. Aveva creduto di aver dimenticato, eppure Joanna gli stava permettendo di rivivere quelle emozioni con una semplicità disarmante.

 

4

«Sono certo che ritroveremo il nostro scricciolo» affermò fiducioso Kurt. «Perché questo diminutivo? È un soprannome piuttosto inusuale» commentò nel vano tentativo di rilassarsi un po’ con una sana conversazione. «Jo è la più piccola ed è sempre stata molto magra» rispose Craig.

«Ero certo che in passato fosse in carne» obiettò Alejandro, ricordando la foto che gli aveva presentato Hugh Jones e l’orrore provato di fronte alla prospettiva che una ragazza simile si potesse invaghire di lui. «In realtà Jo ha cominciato a ingurgitare di tutto dopo l’unica vacanza trascorsa con suo padre» iniziò Jeff, serio. «Aveva dieci anni.»

Alejandro guardò sottecchi l’uomo accanto a lui, non sembrava volesse parlare di quella storia che pure lo incuriosiva oltremisura. «Quando Kevin ha abbandonato Anne e Jo, lei aveva appena quattro anni e non si è mai curato di loro, sparendo. Si è ripresentato alla figlia solo quella volta, per portarla con sé sul suo yacht, approdando in eleganti porti della costa statunitense. Mostrarle la ricchezza che possedeva e fargliene godere, probabilmente, gli permetteva di mettersi a posto la coscienza.»

Kurt fece una pausa. «Un giorno, invece di rimanere con la tata che la stava scortando in giro per una delle città toccate in vacanza, Jo è tornata sulla barca e ha trovato il padre a letto con due donne» continuò. Alejandro emise un fischio. «L’unica cosa che quel porco le disse, fu che non doveva scandalizzarsi perché un giorno anche lei avrebbe apprezzato certe cose» finì Craig disgustato. «Come ha potuto parlarle a quel modo?» esclamò allibito da tanta insensibilità. «Per Kevin Combs le donne erano interessan in una sola posizione» precisò freddamente Jeff. «Ma santi numi, aveva dieci anni!» Ne aveva sentite tante, non era un ragazzino, la vita lo aveva indurito, ma il solo immaginare quanto danno aveva arrecato una simile affermazione in una bambina, lo faceva vergognare di appartenere al genere maschile. «Da quel momento ha avuto il terrore di incappare in qualcuno come il padre. Grazie all’obesità, Jo pensava di nascondersi agli uomini» aggiunse Kurt, e Alejandro iniziò a comprendere i timori di quella donna.

 

 

 

 

 

 

 

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