Review Party “Grip” di Ryan Kennedy

 

 

 

 

 

Opporsi a una forza irrefrenabile ti sfinisce e ti svuota.
Lo so.
L’ho fatto per anni.
Posso anche non essere dotata a livello musicale, ma ho un certo fiuto per il talento e ho occhio per lo straordinario.

E Marlon James, Grip per i suoi fan, è a dir poco straordinario.
Anni fa, abbiamo trascorso qualche magica serata insieme, ma tengo quei ricordi in un cassetto chiuso, di cui ho gettato via la chiave.
Tutto ciò che ci resta sono l’amicizia e il lavoro.
Lui è all’apice di un successo inimmaginabile, tutti i suoi sogni sono pronti a diventare realtà.
Io gestisco la sua carriera, ma non riesco a gestire il mio cuore.
È sfrenato, avventato e disobbediente.
E mi ricorda tutte le cose che voglio dimenticare.

 

Ho letto Flow, il prequel, qualche settimana fa e mi è piaciuto molto sia nella parte romantica che in quella prettamente legata al mondo della musica. Stessa cosa in questo romanzo, dove la tormentata storia d’amore fra Bristol e Marlon, detto Grip, non lascia mai al lettore un attimo di tregua.

Sono passati ben otto anni da quando li avevamo conosciuti e ancora continuano ad amarsi profondamente, solo che Grip si sente pronto, prontissimo, mentre Bristol ha troppa paura. Le piccole menzogne o le verità celate da Grip in quella prima settimana di folle amore, unite ai pessimi rapporti dei genitori di Bristol hanno reso la ragazza insicura, troppo insicura e si sa che la fiducia è sempre alla base di un rapporto d’amore.

Sono cresciuti questo sì, Grip è diventato famoso e Bristol è la sua manager, ma nulla fra loro è cambiato. Ed è straziante vedere come lei cerca di spingerlo fra le braccia di altre pensando di toglierselo dalla teste mentre invece ne muore dentro e come dall’altra parte lui tenti di resistere pensando a lei e venga perennemente respinto. Otto anni però sono tanti, troppi e anche l’amore più forte rischia di infrangersi.

Per quanto riguarda la parte musicale invece nonostante si passi da un concerto all’altro, dalla sala di incisione alla scrittura, mi è mancata la magia, il Flow che avevo respirato nel prequel, nulla di che ma lì qualcosa mi aveva toccato l’anima.

Bello e coinvolgente lo stile narrativo, ben curato, preciso e intenso. Ottima la caratterizzazione dei personaggi, anche di quelli ai margini, come la madre di Grip che adoro, anche quando sbaglia, perché ha l’umiltà di saperlo ammettere.

In conclusione un bel romanzo.

Consigliato!!!

SENSUALITA’: 

RECENSIONE A CURA DI: 

EDITING A CURA DI: 

Loading

La nostra votazione

Pubblicato

in

da

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *